Alessitimia e Depressione

alessitimia

Le precedenti ricerche sulla alessitimia (l’incapacità di riconoscere le proprie emozioni) e sulla depressione avevano portato ad una controversia: l’alessitimia doveva essere vista come un fenomeno momentaneo (di stato), o come un tratto stabile della propria personalità?

L’intento di uno studio durato cinque anni e pubblicato nel numero di Marzo della rivista Psychotherapy & Psychosomatics era quello di esaminare la stabilità nel tempo dell’alessitimia in pazienti non ricoverati, che soffrivano di una depressione maggiore. Il campione era di 116 persone (49 uomini e 67 donne), tutti con problemi di depressione.

I tratti relativi all’alessitimia sono stati riscontrati attraverso l’uso di una scala di Alessitimia (TAS-20) ed il grado di depressione con il Beck Depression Inventory. I pazienti sono stati ri-testati dopo un periodo di cinque anni. Si è così visto che i valori sia dell’alessitimia che della depressione erano diminuiti in questo arco di tempo, anche se l’alessitimia rimaneva più stabile. I tre fattori che determinano l’alessitimia si sono comportati in modo differente: la difficoltà nel riconoscere i sentimenti e la difficoltà di descriverli si associavano ad una diminuzione dei sintomi depressivi, mentre così non era per il pensiero orientato verso l’esterno.

L’alessitimia sembra collegata con la severità della depressione nei pazienti, ma mostra anche una relativa stabilità nel tempo. Il che dimostra, secondo i ricercatori, che l’alessitimia rappresenta un tratto di personalità stabile, ma anche un fenomeno momentaneo di cui si può diventare dipendenti.

Per saperne di più: http://www.karger.com

Dr. Giuliana Proietti
Clinica della Timidezza

CdT

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One thought on “Alessitimia e Depressione

  1. sono una psicologa.
    ho riscontrato tratti di alessitimia in pazienti con disturbo maniaco depressivo. la problematica persiste in modo evidente sia in fase maniacale che in fase depressiva.

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