Come presentarsi ad un colloquio di lavoro

Come presentarsi ad un colloquio di lavoro

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L’appuntamento per un colloquio di lavoro accende sempre grandi speranze e per questo ci si può sentire particolarmente in ansia quando ci si siede davanti al proprio intervistatore. Ecco allora una guida per preparare un buon colloquio.

  1. Se hai risposto ad un annuncio, leggi più volte la descrizione del lavoro (competenze richieste, esperienza, tipo di lavoro, ecc.) e cerca di allineare, per quanto possibile, le tue competenze con le competenze richieste per il lavoro.
  2. Se hai svolto in precedenza un lavoro simile, preparati  rispondere a delle domande che riguardano le tue precedenti esperienze in altre organizzazioni;
  3. Cerca di saperne di più sull’azienda. Le aziende cercano di assumere persone con valori simili a quelli della cultura aziendale. Prendere informazioni sull’azienda presso la quale svolgerai il colloquio ti permetterà di avere un’idea sugli obiettivi e sui piani futuri dell’azienda, in modo di saper meglio rispondere alle domande che possono farti a tale proposito;
  4. Visiona tutti i siti web e i social (in particolare Facebook, Twitter e Linkedin) dell’azienda, oltre ai suoi competitor in una ricerca su Google. Tutto questo sempre per sapere con chi stai parlando;
  5. Puntualità. E’ importante arrivare all’appuntamento con qualche minuto di anticipo (non troppo tempo prima, per non apparire eccessivamente ansiosi o male organizzati). Questo ti permetterà inoltre di familiarizzare con l’ambiente ed avere qualche minuto di rilassamento prima del colloquio. Il suggerimento è di fare dei sopralluoghi e di arrivare in zona molto prima di presentarsi all’appuntamento, per evitare i problemi dell’ultimo momento;
  6. Abbigliamento. Indossare gli abiti giusti per l’intervista non ti farà certamente ottenere il lavoro, ma indossare gli abiti sbagliati potrebbe fartelo perdere. Vesti professionalmente, indossa abiti adeguati al ruolo, evitando stravaganze ed eccessi, ma soprattutto guarda alla tua comodità: la tua prestazione sarà senz’altro migliore se non sei imprigionato in abiti troppo stretti o troppo caldi, o eccessivamente eleganti;
  7. Cerca di fare un sonno tranquillo la sera prima. Se sei riposato farai una migliore impressione, sia nell’aspetto fisico, sia nel modo di parlare e di comportarti;
  8. Video Intervista. Se, prima del colloquio vero e proprio, ti viene richiesta una video-intervista, il suggerimento è di seguire tutti gli step indicati fin qui, affinché tu riesca a dare la giusta importanza a questa intervista che, sotto certi aspetti, è perfino più complicata di quella de visu. L’importante dunque è non sottovalutarne l’importanza. Fai attenzione anche al “setting” in cui ti presenterai: cerca di presentarti in un ambiente pulito e ordinato;
  9. Contatto visivo. Nel colloquio vero e proprio fai attenzione al contatto visivo: non abbassare lo sguardo, non guardare altrove. Ricorda che, al di là di quello che dici, i tuoi occhi diranno molte cose di te.
  10. Stretta di mano. In genere il gesto di stringersi la mano viene iniziato dalla persona più importante e quindi dall’intervistatore: la stretta di mano deve essere forte, per dimostrare sicurezza (senza eccedere, ovviamente);
  11. Non bere e non fumare prima dell’intervista: gli odori del tuo corpo, in questo caso, non ti faranno fare una buona impressione;
  12. Non criticare il tuo attuale o precedente datore di lavoro: ciò potrebbe dare al tuo intervistatore l’impressione che sia difficile lavorare con te;
  13. Evita di lasciar trasparire i tuoi difetti (esempio: difficoltà a legare con i compagni di lavoro, imprecisione, mancanza di puntualità, scarso attivismo, scarsa motivazione, ecc.). Naturalmente, per nascondere questi difetti non si dovrà esagerare in senso opposto, mostrandosi come una persona assolutamente perfetta, angelica: la perfezione non piace a nessuno, neanche ad un potenziale datore di lavoro. Se ti vengono esplicitamente chiesti dei difetti citane alcuni che potrebbero non infastidire il datore di lavoro, come l’eccessiva puntualità;
  14. Se nel precedente lavoro sei stato licenziato, o ci sono stati problemi relazionali con i colleghi o con il precedente titolare, tutto questo va certamente detto, spiegando la cosa con la propria inesperienza, con un periodo difficile, ormai superato, o con le attese sbagliate che si avevano riguardo al lavoro. La colpa non va mai data agli altri, ma a se stessi;
  15. Non fare la figura di chi crede di sapere tutto: è bene mostrare tutto quello che si sa, ma anche ammettere di non sapere tutto, di avere sempre e comunque voglia di imparare, da tutto e da tutti, per crescere, sia come persona che come lavoratore.
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Ultima raccomandazione, forse la più importante:

Non hai mai una seconda possibilità per fare una grande prima impressione durante il tuo colloquio di lavoro, quindi andarci preparati al meglio significa aver fatto il possibile per non scartare definitivamente un’opportunità.

In bocca al lupo!

Dr. Giuliana Proietti

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