La paura del buio – Consulenza online

La paura del buio
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Nell’articolo “la paura del buio” si parla solo del bambino, e della paura del buio dell’anziano?
Ho superato i sesantotto anni e da qualche anno quando vado in montagna, in un maso fuori del paese dove di notte non c’è alcuna illuminazione elettrica, per poter dormire di notte devo tenere accesa almeno una luce.
Per poter dormire devo prendere ogni sera dei tranquillanti altrimenti l’ansia di non poterlo fare mi fa rendere nervoso.
A casa abito in città e dormo con la persiana tutta aperta d’estate e d’inverno la lascio aperta per tre quarti per poter vedere la luce esterna.
Ora che siamo in inverno e quando incomincia il buio e chiudiamo le tapparelle già mi prende l’ansia … in attesa che si faccia giorno.
Non voglio continuare a prendere ansiolitici, in quanto senz’altro alla lunga non hanno alcun effetto.
Ora, tempo permettendo, con mia moglie facciamo delle lunghe passeggiate, leggo e cerco di avere interessi per distrarmi, ma non cambia niente.
Cosa mi può consigliare?
La ringrazio, cordialmente.
Sergio
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Gentile Sergio,
La paura del buio è frequente a tutte le età, anche se le ragioni possono essere diverse. Nel bambino, infatti, la paura del buio si associa spesso alla fantasia della presenza di mostri, o altri personaggi malefici che minacciano la sua sicurezza.
Altre volte invece, il bambino fatica a distinguere fra sogno e realtà e, dopo un incubo notturno, è possibile che le paure vissute nel sogno persistano anche nello stato di veglia.
Le paure della persona adulta sono in genere più razionali (frequente è la paura dei ladri, dei danni che potrebbe subire la casa, dei terremoti, ecc.). Sono paure che si provano anche di giorno, ma che di notte, nel silenzio e nella solitudine, si amplificano enormemente.
Ci sono però anche persone adulte che nel buio temono di vedere i fantasmi, i morti viventi o altri personaggi altrettanto ansiogeni: queste paure non hanno alcun legame con la realtà oggettiva, ma sono generate dal proprio pensiero, disturbato da angosce inconfessabili e spesso non ammesse neanche con se stessi.
Nell’anziano la paura più tipica vissuta nel buio è quella della malattia e della morte: anche questo è un fatto abbastanza naturale perché, superata l’estate della vita, anche se si è in perfetta salute e si vive uno stato di grande benessere, comunque certe idee, consce e inconsce, si fanno sempre più frequenti e chiaramente creano uno stato di tensione e di allarme.
La luce è, anche a livello simbolico, un elemento di salvezza e dunque è frequente che sia vissuta come rassicurante e tranquillizzante. Se non vuole prendere ansiolitici il suggerimento è quello di affrontare le sue paure del buio in un percorso psicoterapeutico, allo scopo di comprenderle e razionalizzarle. Un altro consiglio è quello di abituarsi a fare cose piacevoli al buio (es. ascoltare musica), in modo da imparare a temerlo di meno.
Cordialmente,
Dr. Walter La Gatta
Walter La Gatta
psicologo psicoterapeuta sessuologo
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Immagine: Pexels
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Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta sessuologo.
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