Patologicamente timida

Patologicamente timida – Consulenza online


Consulenza online Walter La Gatta

TERAPIE ONLINE

Gentili dottori,

sono una ragazza di 21 anni, con le persone che conosco e che mi mettono a mio agio divento subito socievole e disponibile, sono allegra e solare. Ma da quando sono piccola sono sempre stata “patologicamente” timida, tutte le nuove situazioni mi mettono a disagio e soprattutto conoscere nuove persone…
Ultimamente mi sono resa conto che il motivo di questo disagio è la costante sensazione di sentirmi fuori posto, e soprattutto sono diventata una fissata dell’aspetto fisico. Questo è un aspetto dolente: fin dalle medie mi sono considerata brutta, grassa ed è stato così fino alla fine del liceo, avevo la tendenza a coprirmi e nascondere il mio corpo in tutti i modi. Qualche anno fa ho fatto una dieta che mi ha permesso di acquistare un po’ di sicurezza in più, ma dall’altro lato sono diventata una perfezionista, non riesco ad accettarmi e trovo dei difetti in ogni parte del mio corpo.
Ad aggravare la situazione c’è il fatto che soffro della sindrome dell’ovaio policistico, che oltre a causarmi un minimo sovrappeso (che purtroppo per me non è minimo), anche il problema dell’irsutismo, soprattutto nel volto, che mi blocca in tutte le relazioni, anche con i miei amici, se non sono sicura di averlo mascherato a dovere. Tutti questi fattori portano ad una terribile insicurezza nei confronti dell’altro sesso, poiché mi sento sempre osservata e giudicata come brutta e grassa, sono anche arrivata a pensare di essere “anormale” per il fatto di non avere mai avuto un ragazzo, al contrario delle mie amiche.
Di tutto questo tendo a non parlarne, e spesso mi chiudo nel silenzio e nella tristezza; nonostante mi piaccia divertirmi e uscire, a volte ho bisogno di chiudermi nella solitudine e piangere per questo disagio. Sono convinta che il fattore dell’aspetto fisico conti, ma che non sia tutto, forse maschero il mio non piacermi fisicamente con una scarsissima, se non inesistente autostima. Cosa posso fare per piacermi un po’ di più? Quello di cui ho più paura è sprecare la mia giovinezza per questo e rimanere sola.
Grazie e saluti.
Gentilissima,
Se ci pensa, le persone timide sono sicuramente molto più numerose di quelle non-timide: ciò nonostante la maggior parte delle persone riesce a stabilire delle relazioni di coppia. Questo significa che la timidezza non è, evidentemente, l’ostacolo principale per chi non riesce a trovare un partner.
Forse, più che di timidezza, dovremmo parlare di atteggiamento evitante, per cui di fronte alla possibilità di conoscere nuove persone, di frequentare locali, piazze, luoghi di ricreazione, lei preferisce ritirarsi in un ambiente sicuro, dove probabilmente riesce a rilassarsi, ma dove spesso rimpiange le occasioni perdute.
Sarebbe più opportuno e maggiormente vantaggioso per lei giungere ad un compromesso con se stessa, dal momento che non si può cambiare la propria naturale riservatezza e introversione, ma si può invece fare moltissimo per scegliere dei comportamenti più adeguati al vivere sociale, partecipando, a suo modo e secondo le sue possibilità, alle occasioni sociali, dove potrebbe conoscere qualcuno che le interessa.
Provi ad esempio a stabilire un tempo di prova (3-6 mesi?) in cui lei si impegnerà ad essere più aperta verso l’ambiente esterno, esponendosi gradualmente al contatto con gli altri… Si tratta di trovare la giusta misura di esposizione.
Quanto all’aspetto fisico, nessuno può negare che esso conti e che conti moltissimo, ma come lei dice, sicuramente non è tutto. Dunque, il suggerimento è quello di curarsi d’ora in poi non solo del suo corpo, ma anche dei tanti modi per cercare la felicità nella vita di tutti i giorni, pur fra mille difficoltà ed ostacoli.
Le suggerisco di intraprendere un percorso terapeutico per migliorare la conoscenza che ha di se stessa ed esplorare le sue possibilità, ma nel caso non ne avesse modo e possibilità può iniziare un corso di yoga, di mindfulness, di training autogeno, oppure dedicarsi a un passatempo che le piace, da fare insieme ad altre persone.
L’importante è imparare a dare un senso ad ogni sua giornata. Saluti e auguri, per tutto.
Dr. Walter La Gatta

Dr. Walter La Gatta

Immagine:
Pxhere

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