Pessimista senza autostima – Consulenza online

Pessimista senza autostima – Consulenza online
Salve dottore, ho trovato il suo articolo estremamente interessante ed esaustivo.
Purtroppo credo di rientrare nella più sfortunata categoria, ovvero il pessimista senza autostima che dipende dai giudizi degli altri. Questo credo sia dovuto alle umiliazioni subite da mio padre, e dalle repressioni subite da mia madre. Hanno inciso la mia personalità in una maniera rivoltante. Di questi segni mi voglio assolutamente liberare, sono disposto a tutto. Purtroppo fra le soluzioni possibili, nei momenti peggiori considero il suicidio. Fortunatamente ho anche un carattere abbastanza ostinato, per cui non cedo a quella che vedrei come la più estrema delle sconfitte. Vorrei riuscire a materializzare questo problema per disintegrarlo con le mie mani, ma è subdolo e immateriale per cui non so con che armi combatterlo. Ho iniziato la psicoterapia, ma ho paura che non sia sufficiente. Ho assunto in un passato recente degli antidepressivi, e devo dire che i risultati mi sembravano ottimi. Tuttavia ho deciso spontaneamente di interrompere perché non voglio mettermi in una condizione di dipendenza da farmaci. Mi sembra un paliativo e non una reale soluzione. Inoltre temo degli effetti collaterali a lungo termine e una variazione di personalità, che mi spaventerebbe vedere “snaturata”. Tuttavia ripeto, i risultati erano ottimi, e il mio pensiero ricorrente era “accidenti a me a non averli scoperti prima”. Forse il mio caso è particolarmente grave, e lei non se la sente di darmi un consiglio su internet. Ora vivo all’estero, per cui incontrarci sarebbe impossibile. Quindi io ci provo e glielo chiedo lo stesso: cosa mi consiglia? Grazie di aver letto fin qui.
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A22
Gentilissimo,
Il consiglio che sento di darle è quello di pensare approfonditamente al grande problema immateriale che pensa di avere, per poi provare a scomporlo e a ri-conoscerlo nelle sue tante componenti, che producono effetti nella sua vita reale (es. incapacità di fare nuove amicizie, permalosità, irritabilità, ecc.).
Finché lei infatti si sentirà oppresso da questo macigno che pesa sulle sue spalle, non definibile data la sua complessità, sarà impossibile trovare soluzioni adeguate per contrastarlo e per migliorare la qualità della sua vita: per cercare delle risposte adeguate occorre anzitutto fare chiarezza sulle domande esistenziali che ci si vuole porre. I farmaci sono un’ottima soluzione per i casi in cui è necessario stare meglio in poco tempo, ma sono inutili nel lungo periodo se non si fa qualcosa, in sé stessi e nel proprio ambiente, per cambiare ciò che aveva causato malessere e sofferenza (dal momento che, come lei ha capito benissimo, non possono essere presi per tutta la vita…).
Le faccio i migliori in bocca al lupo per la sua psicoterapia.
Dr. Walter La Gatta
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Unsplash
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Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta sessuologo.
Email w.lagatta@psicolinea.it
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. Psicoterapie individuali e di coppia
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Terapie online, individuali e di coppia.
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Io mi chiedo: in che modo può aiutarti qualcuno che resta invischiato con tutto il sistema? Tanto alla fine sempre soli si è ad affrontare tutto, nessuno ti aiuta davvero, compreso lo psicoterapeuta che ti dirà sempre che dovrai impegnarti tu. Ma se devo impegnarmi io lo psicoterapeuta a cosa mi serve? Mi serve un motivatore per caso? Un tifoso che sta sugli spalti che per giunta lo pago io? La psicoterapia aggiusta l’esistenza storta?
Quando uno psicoterapeuta mi darà una pacca sulla spalla e mi spingerà a vincere la paura, mi darà per caso un rimborso quando rischierò qualcosa di mio e magari perderò? A me sembra di no, il male esistenziale resta immutato ed io me lo sorbisco, i costi, l’economia naturale e tutto il resto sono gli stessi prima e dopo una psicoterapia, e ognuno deve sorbirseli così come sono e perciò la psicoterapia finché resta un’azione volta semplicemente a responsabilizzare, è solo un altro dei tanti inutili interventi educativi e moralisti che ci sono in giro che per me producono più danni che benefici per il singolo individuo.
Risultano forse utili per l’intera società, per questo continuano ad esistere, ma non per il singolo. Le persone “responsabili” che “sappiano lavorare” servono a tirare il carro come buoi, sono degli animali da soma, e per gli altri sono utili degli animali da soma che si assumano le loro responsabilità e tirino il carro felici e contenti pagando il solito prezzo per poter esistere.