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Prevenire il suicidio dei giovani LGBTQ

Prevenire il suicidio dei giovani LGBTQ

Giuliana Proietti Terapia di CoppiaDr. Giuliana Proietti
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Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani e continua ad avere un impatto sproporzionato sui giovani LGBTQ (lesbiche, gay, bisex, trans e queer, cioè indecisi).

Il sondaggio nazionale 2022 del Trevor Project sulla salute mentale dei giovani LGBTQ dimostra che i tassi di pensieri suicidi sono aumentati tra i giovani LGBTQ negli ultimi tre anni. Il sondaggio ha raccolto le esperienze di quasi 34.000 giovani LGBTQ di età compresa tra 13 e 24 anni negli Stati Uniti ( il 45% degli intervistati era costituito da giovani LGBTQ di colore e il 48% transgender o non binari).

 

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Ecco alcuni dei risultati chiave del rapporto dei giovani LGBTQ nel sondaggio:

  • Quasi 1 giovane transgender e non binario su 5 ha tentato il suicidio e i giovani LGBTQ di colore hanno riportato tassi più alti rispetto ai loro coetanei bianchi.
  • Meno di 1 giovane transgender e non binario su 3 ha avuto la possibilità di affermare il proprio genere nel proprio ambiente domestico.
  • I giovani LGBTQ che vivono in una comunità che accetta le persone LGBTQ hanno riportato tassi significativamente più bassi di tentativi di suicidio rispetto a chi vive in comunità omofobe.
  • Il 45% dei giovani LGBTQ ha preso seriamente in considerazione il suicidio nell’ultimo anno, tra cui più della metà dei giovani transgender e non binari e 1 giovane cisgender su 3.
  • Il 14% dei giovani LGBTQ ha tentato il suicidio nell’ultimo anno, tra cui quasi 1 giovane transgender e non binario su 5 e 1 giovane cisgender su 10.
  • Il 73% dei giovani LGBTQ ha riferito di aver sperimentato sintomi di ansia, compresi più di tre quarti dei giovani transgender e non binari e quasi due terzi dei giovani cisgender.
  • Il 58% dei giovani LGBTQ ha riferito di aver sperimentato sintomi di depressione, compresi quasi i due terzi dei giovani transgender e non binari e quasi la metà dei giovani cisgender.
  • Il 60% dei giovani LGBTQ che desideravano cure per la salute mentale nell’ultimo anno non sono stati in grado di ottenerle, tra cui quasi 3 giovani transgender e non binari su 5 e più di 3 giovani cisgender su 5.

Un altro recente studio sulle statistiche dei suicidi  fra soggetti LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans) ha rilevato che gli adolescenti LGBT di età compresa tra 12 e 14 anni  hanno una probabilità tre volte maggiore di morire per suicidio rispetto agli adolescenti eterosessuali della stessa età.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Adolescent Health , ha esaminato i dati americani su 10.311 suicidi, utilizzando le informazioni del National Violent Death Reporting System (NVDRS). Inoltre, i ricercatori hanno ristretto la ricerca sui ragazzi dai 12 ai 29 anni, morti per suicidio. La loro analisi ha rilevato che il 24% dei decessi avvenuti per suicidio nei giovani adolescenti tra gli anni 2013 e 2015 erano tra persone LBGT. Il tasso scende all‘8% tra i giovani adulti di età compresa tra 25 e 29 anni, nello stesso periodo di tempo. Sebbene inferiore, questo numero è ancora proporzionalmente alto rispetto agli eterosessuali della stessa età.

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Una revisione del 2018 , pubblicata su JAMA Pediatrics , ha raccolto i dati di 35 studi precedenti. L’analisi ha coinvolto quasi 2,4 milioni di giovani eterosessuali e 113.468 giovani LGBT, dai 12 ai 20 anni, provenienti da 10 paesi.

I risultati mostrano le seguenti statistiche: rispetto ai loro coetanei eterosessuali, i giovani LGBT avevano 3,5 volte maggiori probabilità di tentare il suicidio rispetto ai loro coetanei eterosessuali ed in particolare:

  • i transgender avevano 5,87 volte maggiori probabilità;
  • gay e lesbiche avevano 3,71 volte maggiori probabilità;
  • i bisessuali avevano 3,69 volte maggiori probabilità.

Perché gli adolescenti LGBT sono così vulnerabili al suicidio?

Un ampio corpo di ricerca ha esaminato l’impatto dello stigma e delle relazioni familiari su giovani lesbiche, gay e bisessuali.

Tutti gli adolescenti sono a rischio di suicidio, ma i giovani LBGT corrono maggiori rischi perché sperimentano il rifiuto o la mancanza di sostegno da parte dei loro familiari più spesso dei loro coetanei eterosessuali. Il 40% dei giovani senzatetto sono, ad esempio, adolescenti LGBT che sono stati cacciati di casa, o che hanno lasciato la casa a causa di relazioni negative con la famiglia.

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Inoltre, i sentimenti di isolamento o “alterità” che spesso accompagnano l’adolescenza possono essere amplificati attraverso lo stigma e le minacce di violenza da parte dei coetanei e della società in generale e tutto questo ha un ulteriore impatto sulla salute mentale e sul benessere di questi ragazzi. I ricercatori hanno inoltre scoperto che i problemi familiari molto spesso sono l’elemento che più ha contribuito al suicidio tra i giovani e gli uomini gay.

Oltre alle difficoltà a casa, i giovani LGBT nelle scuole spesso affrontano bullismo, minacce di lesioni e violenza sessuale. I seguenti dati sugli adolescenti LGBT provengono dalla YRBS:

  • Il 10 per cento è stato minacciato o ferito con un’arma a scuola;
  • Il 34 per cento è stato vittima di bullismo a scuola;
  • Il 28% ha subito cyberbullismo;
  • Il 23% di coloro che erano usciti con qualcuno durante i 12 mesi precedenti il ​​sondaggio aveva subito violenza sessuale dal partner;
  • Il 18% degli studenti ha subito violenza fisica durante un appuntamento;
  • Il 18% è stato costretto ad avere rapporti sessuali

I giovani che vivono in stati con leggi anti-bullismo che includono l’orientamento sessuale e l’identità di genere riferiscono meno vittimizzazione e molestie omofobiche.

Uno studio del 2018 pubblicato nel Journal of GLBT Family Studies ha rivelato “livelli più elevati di stress relativi alla riflessione sull’orientamento sessuale, esperienze quotidiane di molestie / discriminazione, maggiori sintomi di depressione e ansia”.

Cosa possono fare i genitori per contrastare le statistiche sui suicidi LGBT?

Gli atteggiamenti culturali e sociali nei confronti delle persone LGBTQ-IA si stanno lentamente spostando verso una posizione più accettante, ma c’è ancora molto lavoro da fare prima che lo stigma venga eliminato. Pertanto, i sistemi di supporto personale per gli adolescenti sono vitali.

La ricerca ha costantemente dimostrato che il sostegno di genitori e dei coetanei porta a una migliore salute mentale, una maggiore accettazione di sé e un maggiore benessere tra i giovani LGBT.

I genitori di adolescenti LGBT devono ricordare spesso ai loro figli che essi sono amati incondizionatamente, a prescindere dall’orientamento sessuale e cheloro saranno sempre lì per sostenerli. Come per tutti gli adolescenti, sentirsi accettati e amati avrà un impatto positivo sulla loro vita.

The Trevor Project, un’associazione che ha come scopo l’intervento nei momenti di crisi e la prevenzione del suicidio, per i giovani LGBT, indica nel proprio sito quali sono i segnali che dovrebbero mettere in allarme, per un possibile suicidio di un soggetto LGBT.

La persona:

  • Fornisce descrizioni particolareggiate su un piano di suicidio: “Ho pensato come potrei fare”.
  • Si sente senza speranza e senza aiuto: “Le cose non potranno migliorare per me.”
  • Parla in modo positivo di una morte per suicidio: “Penso che questa persona sia stata coraggiosa ad uccidersi”.
  • Dà una sorta di addio alle persone care: “Sei stato il mio migliore amico. Mi mancherai”.
  • Mostra una mancanza di interesse per il futuro:  “Sicuramente ciò che mi aspetto non accadrà presto”.
  • Mostra un atteggiamento negativo verso se stesso/a: “Non merito di vivere”.
  • Esprime idee suicide: “Ultimamente ho spesso pensato al suicidio”.

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Si deve intervenire se la persona LGBT:

  • Fa uso di alcol e droghe più del solito
  • Si comporta in modo diverso dal solito
  • Regala le cose più care che ha
  • Perde interesse nelle attività e negli hobby che la appassionano
  • Scrive un testamento o una lettera di addio

Dr. Giuliana Proietti

SuicidioLGBT Friendly Clinica della Timidezza

Immagine:
Pexels

 

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