sensazioni e percezioni

Sensazioni e Percezioni: cosa sono e a che servono

Dr. Walter La Gatta

Cosa sono le sensazioni e le percezioni, nell’essere umano?

Le sensazioni e le percezioni sono due processi separati strettamente correlati. La sensazione è un input proveniente dal mondo fisico e ottenuto dai recettori sensoriali;  la percezione è il processo attraverso il quale il cervello seleziona, organizza e interpreta le sensazioni.

Sensazioni e Percezioni sono uguali per tutti?

Le sensazioni sono piuttosto simili per tutti, mentre le percezioni possono variare da una persona all’altra, perché il cervello di ciascuno interpreta gli stimoli in modo diverso, in base all’apprendimento, alla memoria, alle emozioni e alle aspettative dell ‘individuo.

Cosa significa “sentire” qualcosa?

Significa che i nostri recettori sensoriali, cioè dei neuroni specializzati, rispondono a specifici tipi di stimoli e rilevano delle informazioni.  Ad esempio, la luce che penetra nell’occhio provoca cambiamenti chimici nelle cellule che rivestono la parte posteriore dell’occhio. Queste cellule trasmettono messaggi, sotto forma di potenziali d’azione, al sistema nervoso centrale.

I sensi di cui gli esseri umani dispongono sono cinque: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Vi sono inoltre sistemi sensoriali che forniscono informazioni sull’equilibrio, la posizione e i movimenti del corpo (propriocezione e cinestesia), dolore (nocicezione) e temperatura (termocezione).

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Cosa è la soglia assoluta?

Per soglia assoluta  si intende quel particolare livello di energia che discrimina tra la percezione e la non percezione di un evento fisico: ad un livello di energia più basso della soglia assoluta il soggetto non percepisce nulla, ad un livello pari o più alto il soggetto percepisce lo stimolo.

E’ possibile ricevere messaggi che sono al di sotto della soglia assoluta?

Si. È stato provato che possiamo ricevere messaggi che vengono presentati al di sotto della soglia per la consapevolezza cosciente, chiamati messaggi subliminali. Uno stimolo raggiunge una soglia fisiologica quando è abbastanza forte da eccitare i recettori sensoriali e inviare impulsi nervosi al cervello:  un messaggio al di sotto di tale soglia è subliminale, nel senso che lo riceviamo, ma non ne siamo consapevoli.

Questo non significa che gli esseri umani sono nella condizione di obbedire ai messaggi subliminali che ricevono:  si è visto in realtà che i messaggi nascosti hanno uno scarso effetto sul comportamento delle persone, al di fuori delle situazioni di laboratorio.

Cosa è la differenza appena percepibile, o soglia differenziale?

A differenza della soglia assoluta, la soglia differenziale cambia in base all’intensità dello stimolo. Ad esempio, si immagini di essere in un cinema molto buio. Se un membro del pubblico dovesse ricevere un messaggio di testo sul suo cellulare che fa illuminare il suo schermo, è probabile che molte persone notino il cambiamento di illuminazione in sala.

Tuttavia, se la stessa cosa accadesse in una sala da ballo molto illuminata, pochissime persone lo noterebbero. La luminosità del telefono cellulare non cambia, ma la sua capacità di essere rilevata come un cambiamento nell’illuminazione varia notevolmente tra i due contesti.

Ernst Weber propose questa teoria del cambiamento nella soglia differenziale nel 1830, e da allora questo concetto è conosciuto come la legge di Weber.  Secondo questa legge, stimoli più grandi richiedono differenze più grandi per essere notati. Ad esempio, è molto più difficile distinguere in modo affidabile tra 10 e 11 chili, piuttosto che fra 1 e 2 kg.

Cosa significa “percepire” qualcosa?

La percezione si riferisce al modo in cui le informazioni sensoriali sono organizzate, interpretate e vissute consapevolmente.

Tutte le sensazioni diventano percezioni?

No. Sebbene le percezioni siano costruite a partire dalle sensazioni, non tutte le sensazioni diventano percezione. Infatti, spesso non si percepiscono stimoli che rimangono relativamente costanti per periodi di tempo prolungati. Questo fenomeno è noto come adattamento sensoriale.

Esempio: si immagini di entrare in un’aula con un vecchio orologio analogico. Appena entrati nella stanza, è possibile ascoltare il ticchettio dell’orologio; quando si inizia a conversare con i compagni di classe o si ascolta la lezione, il ticchettio non viene più percepito. Questo non significa che l’orologio si sia fermato o che l’orecchio abbia smesso di udire il ticchettio.

L’attenzione gioca dunque un ruolo determinante nella percezione: se si è concentrati nel fare altro, si può perdere completamente la percezione di ciò che accade intorno a sé nell’ambiente.

 

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Cosa è la teoria del rilevamento del segnale?

E’ una teoria che spiega come la motivazione possa influenzare la percezione. Una persona motivata può identificare uno stimolo anche se vi sono stimoli distraenti. Questo spiega perché una madre si svegli di notte sentendo il bambino piangere, ma non per altri rumori che si verificano mentre dorme.

Le percezioni possono essere influenzate anche da altri elementi?

Si. Esse possono essere influenzate da credenze, valori, pregiudizi, aspettative ed esperienze di vita. Ad esempio, le persone appartenenti alla cultura occidentale sembrano più inclini a sperimentare alcuni tipi di illusioni ottiche rispetto a persone che vivono in culture non occidentali, e viceversa.

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Cosa sono le false percezioni?

Le false percezioni sono le allucinazioni, cioè percezioni irreali che tuttavia il soggetto vive come se reali, oggettive e concrete. Esse possono coinvolgere un unico sistema sensoriale (semplici) o più sistemi sensoriali (combinate). Esse possono essere uditive, visive, olfattive, gustative o somatiche.

Nelle false percezioni uditive le voci percepite possono essere dialoganti (parlano tra di loro e si riferiscono al paziente in terza persona), commentanti (voci che criticano, commentano, elogiano, ecc.), imperative (comandi, ordini e divieti cui il paziente non sa disobbedire) e echi del pensiero (voci che ripetono i pensieri del soggetto).

Quando una persona sente delle voci o percepisce rumori inesistenti nella realtà si è verosimilmente di fronte ad un problema di schizofrenia o altri disturbi psicotici, ma anche all’uso di sostanze e nei pazienti con delirium, stati confusionali e fasi iniziali di demenza. E’ possibile comprendere che una persona sia preda di allucinazioni  dalla sua postura, dalla mimica, dagli atteggiamenti.

Le allucinazioni visive sono quelle che interessano il sistema visivo (bagliori, lampi luminosi, allucinazioni). Le forme percepite riguardano animali (zooptiche), animali microscopici (microzooptiche) animali giganti (macrozooptiche), percepiti sul proprio corpo o nell’ambiente circostante.

Queste allucinazioni sono tipiche dell’alcolista o del cocainomane. Le allucinazioni sono inoltre dismegalopsichiche (figure più piccole o più grandi dell’usuale), autoscopiche (il proprio corpo percepito come distaccato da sé. Quando non si riesce invece a vedere il proprio corpo riflesso nello specchio si parla di autoscopia negativa).

Provare un’allucinazione visiva determina un grave stato di ansia che nei casi psicotici o dopo l’assunzione di sostanze può portare a bouffée delirante o delirio.

Le allucinazioni olfattive o gustative riguardano odori o sapori sgradevoli. Spesso sono associate a deliri di avvelenamento o persecutori (paranoia).

Nelle allucinazioni somatiche si possono percepire variazioni riguardo alla sensazione di bagnato (idriche), caldo-freddo (temperatura), sentirsi toccati da qualcosa o qualcuno (tattili), modifica o scomparsa di parti del proprio corpo (aspetti somatici viscerali).

Le allucinazioni cinestesiche riguardano invece la percezione di movimento (contrazione, vibrazione, ecc.). Nell’ambito di un delirio i soggetti tendono ad attribuire queste sensazioni all’azione di terzi, che influenzano le proprie percezioni (delirio di influenzamento).

Quando il soggetto riconosce di essere preda di un’allucinazione si parla di allucinosi.

Tutti provano allucinazioni in condizioni fisiologiche, come nel sonno, sia nelle fasi di addormentamento (allucinazioni ipnagogiche), sia al risveglio (allucinazioni ipnopompiche). In condizione patologiche queste allucinosi sono associate a intossicazione da alcol o altre sostanze.

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Cosa sono le distorsioni sensoriali?

Tra le distorsioni sensoriali più diffuse vi è l’illusione (errata interpretazione di uno stimolo sensoriale esterno, come nelle illusioni ottiche).

Sebbene le illusioni siano frequenti nei disturbi d’ansia, dell’umore o nelle alterazioni dello stato di coscienza, le illusioni non sono necessariamente indice di una patologia, in quanto è possibile correggere la percezione errata e arrivare ad una percezione corretta della realtà (come nell’osservazione della prospettiva in un quadro: possiamo immaginare lo spazio dietro la figura, ma possiamo anche non abbandonarci all’illusione della prospettiva e osservare il quadro in modo unidimensionale, guardandolo per quello che è).

Le illusioni possono riguardare le emozioni (illusioni affettive), possono essere causate da disattenzione (mi sembrava vi fosse un gradino…), oppure dovute alla propria fantasia e creatività (ad esempio vedere un viso umano nella luna, come nelle illusioni pareidoliche o pareidolie).

Le illusioni sono assolutamente fisiologiche, in quanto provate da tutti gli esseri umani, ma possono diventare patologiche quando sono particolarmente bizzarre e irrealistiche o in presenza di marcate attivazioni emozionali o incapacità di giudizio e di critica per correggere la sensazione distorta.

Quando la percezione è particolarmente amplificata (colori vivaci, rumori e suoni intensi, ecc.) si parla di iperestesia (tipica degli attacchi di panico, delle psicosi acute e degli stati confusionali), ma a volte le percezioni possono essere scarsissime, e in questo caso si parla di ipoestesia (tipica della depressione).

Gli stimoli possono essere percepiti in forma e dimensioni diverse dal reale (in questo senso si parla di micropsia se le dimensioni percepite sono più piccole e di macropsia o megalopsia quando le dimensioni vengono percepite più grandi del reale).

A volte queste distorsioni percettive possono dipendere da lesioni cerebrali (corteccia temporo-parieto-occipitale) o periferiche (occhio), o anche da intossicazione da sostanze, come ad esempio quando gli oggetti vengono percepiti ingranditi in una sola parte (dismegalopsia), di colore diverso dalla realtà (eritropsia per chi li vede rossi e xantopsia per chi li vede gialli).

Nel caso due informazioni diverse (es. visive e uditive) non riescano ad essere integrate si può sospettare l’uso di sostanze psicoattive (droghe) o di una crisi epilettica o di un episodio psicotico. In questo caso si parla di scissione della percezione.

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