Sono uno che sa quello che vuole, tuttavia…. Consulenza on Line

Sono un uomo di 34 anni da 10 anni sto con una ragazza che ho sposato 5 anni fa.
Sono una persona molto insicura, anche se quando voglio una cosa riesco ad ottenerla
quasi sempre (ho una grande forza di volontà). Sono sempre stato molto timido, ma in alcuni momenti della mia vita sono sembrato addirttura spavaldo.
Mi reputo un bel ragazzo in quanto non ho mai avuto problemi con le donne, ne ho
avute anche troppe. In passato avevo problemi riguardo al fatto che arrossivo facilmente in situazioni come quelle di essere seduto accanto ad una ragazza (bella o brutta che fosse), anche se poi nel momento in cui riuscivo a rompere il ghiaccio risultavo più spavaldo del dovuto (sempre che mi accorgessi di piacere a quella persona), e quindi riuscivo sempre a conquistare la persona in questione. Al di la di questo piccolo problema, veramente irrilevante
per il resto la mia vita sociale funzionava in maniera perfetta, tanti amici tante
ragazze (pima di mia moglie).
Da qualche mese a questa parte mi sta capitando qualcosa che a mio avviso è inspiegabile, mi sento intimidito da tutte le situazioni sociali, anche quelle che riguardano la mia sfera familiare, divento rosso facilmente anche se parlo con mio fratello, per questo cerco di evitare i contatti con chiunque, anche se tutto sommato non li evito del tutto. Lo stato d’ansia che si viene a creare prima di dover incontrare qualcuno ormai è fisso, mi sento come se dovessi affrontare il giudizio universale!
Sento che le persone giudicano il mio modo di fare, penso che se divento rosso davanti ad un uomo potrebbero considerarmi gay (e quindi divento rosso) se divento rosso davanti ad un bambino potrebbero considerarmi pedofilo (e quindi divento rosso), e questa situazione mi fa stare davvero male, anche perchè in apparenza sembro una persona molto sicura di se e senza problemi (uno che sa quello che vuole).
Sto provando ad autoanalizzarmi a cercare di capire quali possono essere i motivi di
questi miei problemi, ma proprio non riesco a capire.
quando qualche mese fa mi è capitato per la prima volta…in maniera veramente esagerata, ho evitato per qualche giorno ogni tipo di situazione sociale e ne ho parlato anche con mia moglie che è stata molto comprensiva, poi però non ne ho voluto più parlare, le cose sono andate via via sempre meglio, ma non sono guarito del tutto. Ci sono alcune situazioni (prive di significato) che mi creano imbarazzo. Inoltre sono sempre ansioso, mi tremano continuamente le mani ed ho continuamente caldo, in particolare le vampate di calore mi vengono se mi trovo in una situazione “imbarazzante”.
Grazie per l’eventuale consiglio!
Gentilissimo,
Credo che in lei stiano riaffiorando antichi timori riguardo alle sue capacità relazionali e probabilmente ciò sta accadendo in concomitanza di eventuali disagi personali, o del suo contesto familiare/professionale, che al momento stanno scuotendo le sue sicurezze.
Questa situazione è probabilmente alla base dei suoi disagi. Quando ci si trova nella sua condizione, molto spesso si può riscontrare come la persona sia eccessivamente focalizzata nell’osservazione di sé stessa (i propri comportamenti, le proprie manifestazioni somatiche, come l’arrossire o l’eccessiva sudorazione) : questo crea le premesse per un’ansia anticipatoria che puntualmente realizza ciò che lei teme.
Due sono i suggerimenti che posso darle: il primo riguarda il suo punto di osservazione, che non deve essere più ‘esterno’ a sé, pronto a criticare ogni suo comportamento o reazione somatica, bensì deve rientrare in sè stesso e concentrarsi sull’osservazione del suo interlocutore/i e sul contesto in cui si trova.
Il secondo è quello di imparare a non rimuginare sull’episodio che le ha creato problemi: esso deve essere ricordato completamente slegato dalle emozioni negative che le ha procurato. In altre parole, deve cancellare il dolore e il senso di frustrazione provati, in modo da non andare ad alimentare ulteriormente il suo stato ansioso.
Cordiali saluti.
Dr. Walter La Gatta – Ancona
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Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta sessuologo.
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