Timidezza e iperidrosi – Consulenza on Line

Scrivo più che altro per avere un giudizio esterno ed esperto sulla mia situazione di timido.È dalle scuole medie inferiori che sono timido.Precedentemente ero sempre stato un ragazzo abbastanza estroverso;insomma non avevo problemi nel relazionare con glialtri.Successivamente però ho avuto varie delusioni nel campo dell’amicizia. Amici chem’hanno tradito,il mio migliore amico idem,genitori che inizialmente dicevano cheera un piccolo problema che poi sarebbe passato.Insomma cose di questo genere.Alle superiori la timidezza ha cominciato a sparire,ma molto leggermente.Questo per un motivo molto importante: oltre alla timidezza in se stessa io soffro anche di una patologia fisiologica,ovvero l’iperidrosi(palmare e plantare).Ora sto facendo unacura che ha ridotto,a mio malgrado,di poco questa sudorazione eccessiva e stotentando di smantellare questo mio comportamento,o meglio di modificarlo,però quando iniziano a sudarmi le mani(e non è legato all’ansia,ma è questa causa che mi porta ansia ed imbarazzo e non viceversa)mi sento in imbarazzo,incapace di relazionarmi perchè penso,e di sicuro non sbaglio di molto,che il contatto tra la mia mano,permetterla in modo ironico,”sudaticcia” e quella di un ragazzo/amico e soprattutto ragazza comporta(come è successo diverse volte in uno dei miei tentativi)ecomporterebbe un imbarazzo reciproco,che però sarebbe molto più elevato in me.Certo finora ho trovato degli amici che sopportano,quando si manifesta,questa mia patologia…però non posso restare per sempre vincolato al campo dell’amicizia.Iosono desideroso di conoscere ragazze(moltissime delle quali dicono che sono un bellissimo ragazzo)o comunque vorrei provarci.Certo ci sono persone molto più belledi me,però il sentirsi elogiato in più modi da una parte,ma l’essere bloccato dall’altra per questa mia situazione personale è ormai diventato insostenibile.In sintesi , volevo sapere se posso avere qualche consiglio riguardo al campo comportamentale in merito a questo mio problema di duplice causa(timidezza ediperidrosi),perchè io desidero cambiare e soprattutto uscire da questa prigione chemi sta privando di emozioni e di avvenimenti importanti(avere una ragazza,uscire tranquillamente e/o dare la mano agli altri,ecc..,)Spero di ricevere una risposta.Distinti saluti,
Timido
Gentile Timido,
Grazie anzitutto per la sua frequentazione del sito. Veniamo al suo problema, anzi, al suo doppio problema. Vorrei prima di tutto chiederle se ha ricevuto una diagnosi di tipo organico da uno specialista. Le è stato realmente detto da un medico che vi sono altre cause, diverse dall’ansia, che le producono questa iperidrosi?
Se la risposta fosse no, bisognerebbe capire perché lei si sia convinto da solo di avere una patologia e che questa patologia sia dovute a cause diverse dall’ansia. Inoltre, venendo al pratico, quante volte nella giornata si trova a dover dare la mano? Quattro, cinque volte al giorno? Se si, si tratta di meno di 5 minuti ‘difficili’ in 12 ore circa di vita sociale…
E’ logico che sentirsi le mani umide non fa sentire a proprio agio, che ci si può vergognare di far stringere la propria mano sudata ad altri… Ma lei non ha mai stretto una mano altrettanto umida della sua? E che cosa ha provato per quella persona? Non credo repulsione, solo la constatazione che si trattava di una persona ansiosa. Tutto qui.
E’ un po’ come per una persona che ha perso i capelli, un calvo. Se esce sempre con il cappello o si mette una parrucca è ben più ridicolo di colui che cerca di abituarsi a questa modificazione del suo corpo, di prenderla con auto-ironia, di scherzarci su, cercando di far finta di nulla. E lei sa che ci sono dei calvi che sono molto affascinanti con le donne ed hanno una vita sociale molto attiva, nonostante non siano affascinanti come lei (secondo le ragazze che conosce). Cerchi dunque di sdrammatizzare, di scherzarci su: non si prenda troppo sul serio e vedrà che, quando avrà fatto questo cambiamento nel suo modo di fare, si renderà conto che l’unica persona per cui il suo problema era veramente grave era solo lei.
Coraggio dunque e, se da solo non ce la facesse, si rivolga con fiducia ad uno psicologo, che potrà aiutarla, facendole vedere le cose da altri punti di vista.
Dr. Walter La Gatta
Clinica della Timidezza
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Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta sessuologo.
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