Uno sfogo – Consulenza on Line

Le cose che vorrei dire sarebbero tante ma sintetizzando si può dire che sonoarrivato al punto di non ritorno. Fino ad ora avevo tentato di “rimuovere” il problema, pensando che sarei riuscito a vivere comunque bene da solo, senza affettise non quelli strettamente famigliari. Pensavo che un lavoro sicuro, una bella casa che mi sono costruito praticamente da solo, i miei hobby che si sono avvicendati nelc orso degli anni mi sarebbero bastati. Ora, quasi di colpo, ho aperto gli occhi e mi rendo conto di avere vissuto al 50% delle mie possibilità. Gli anni persi, i più belli nella vita di un uomo, non ritornerrano mai più e sono entrato nella parabola discendente dell’esistenza. I rapporti con l’altro sesso sono sempre stati problematici, niente storie serie e vita sessuale scarsa. Questo a causa in un’innata timidezza “genetica” acuita dal risiedere da bambino in luoghi isolati.Pur essendo a giudizio altrui, attraente fisicamente, molto intelligente,disponibile e sensibile, sono considerato come minimo un orso asociale, e detto dietro alle spalle, un’impotente zitello sfigato. Nessun può immaginare come facciano male i sorrisini e le battute dei colleghi di lavoro e dei pochi amici, le mezze frasi sentite qua è là, oltre alle solite domande dei parenti, che l’hai una fidanzata, perchè non ti sposi etc etc.Come ripeto fino ad ora avevo cercato di ignorare tutto, pensando che la mia condizione fosse scritta nel mio destino. Ora che vorrei avere una donna, dei figli una famiglia normale come tanti altri, mi rendo conto che è troppo tardi, si vive una volta sola per quanto ne sappiamo e io ho sprecato la mia occasione. Nella mente cominciano ogni tanto ad affiorare strani pensieri, spero di riuscire a trovare una via d’uscita, magari rivolgendomi nelle fede o nel volontariato, per fare in modo che la mia vita sia comunque utile a qualcuno. Più che una richiesta di aiuto come vede è uno sfogo, che magari può servire ai giovani per non cadere negli stessi errori che io ho commesso.grazie e cordiali saluti.RICO
Gentilissimo Rico,
La ‘frittata è fatta’, sembrerebbe dire lei, quasi per permettersi il lusso di non dover più lottare e poter vivere di rimpianti. E invece no: qualsiasi sia la sua età, se ha meno di 85 anni, mi sentirei di consigliarle di non demordere e di continuare a lottare per raggiungere i suoi obiettivi, visto che, come lei giustamente afferma, si vive una volta sola.
Se in passato la timidezza l’ha bloccata, rendendola incapace di stabilire una relazione, ormai con i successi avuti, nel lavoro, nel crearsi una sua indipendenza, dovrebbe essere pronto a modificare i lati del suo carattere che la rendono impacciato nei rapporti sociali, compiendo qualche piccolo sacrificio, per modificare tanto i comportamenti, quanto lo stile dei suoi pensieri. Basta disfattismo, pessimismo, nostalgia: il suo futuro la aspetta!
E se non ce la facesse da solo, si rivolga ad un terapeuta, che potrà aiutarla. Non è un atto di codardia, ma di intelligenza: la consapevolezza di sapere che si può perdere un treno, ed anche più di uno… Ma passare una vita alla stazione, a guardare chi arriva e chi parte, è una vita, come lei dice, sprecata. E visto che vorrebbe trovare rifugio nella fede, mi permetta un’alta citazione: ‘Damose da fa’, diceva il Papa…
Dott.ssa Giuliana Proietti
Clinica della Timidezza
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Psicoterapeuta Sessuologa
● Attività professionale online
● Terapie individuali e di coppia
● Saggista e Blogger
● Collaborazioni professionali ed elaborazione di test per quotidiani e periodici a diffusione nazionale
● Conduzione seminari di sviluppo personale
● Co-fondatrice del sito Clinica della Timidezza e dell’attività ad essa collegata, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali.
Per appuntamenti e collaborazioni: 347 – 0375949 anche via whatsapp
Email g.proietti@psicolinea.it
Sito web : www.giulianaproietti.it
Sono sempre io, Rico e rileggendomi dopo un pò di tempo il rimpianto per quello che non è stato (e non sarà mai) è sempre più forte, quasi insopportabile per la mente.
Non ce la faccio a cambiare, o provato ma questa malattia che si chiama timidezza sta vincendo e scivolo inesorabilmente verso la depressione .
Ai giovani che si ritrovano nella mia condizione dico solo: cercate aiuto subito, non aspettate, il tempo perso non ritorna …..