Credere che gli altri pensino male di noi o vogliano farci del male è un sentire piuttosto diffuso, ma fino ad ora si pensava che l’esagerazione in questo campo fosse un’eccezione e non la regola. Non parliamo ovviamente di patologie psichiatriche, come la psicosi o la schizofrenia, in cui certamente la paranoia raggiunge livelli di frequenza e di intensità molto elevati. Parliamo dei casi non patologici di persone che hanno la tendenza, pervasiva ed immotivata, a interpretare le azioni degli altri come minacciose o desiderose di provocare umiliazione.
Il ricercatore Daniel Freeman del King’s College London ed i suoi colleghi hanno usato un software di realtà virtuale per simulare un viaggio in metropolitana. Allo studio hanno partecipato 200 soggetti ‘normali’: sono stati volutamente esclusi soggetti che soffrivano di epilessia o di altre malattie mentali. Essi dovevano scrivere ciò che pensavano dei loro compagni virtuali di viaggio, o meglio, dei loro avatars. Gli avatars sono stati programmati in modo tale che avessero sempre delle facce neutrali.
Prima di immergersi nel mondo virtuale, questi soggetti hanno compilato dei questionari ,in modo che i ricercatori potessero prevedere chi di loro poteva avere maggiori pensieri paranoici anche nel virtuale (cioè i soggetti più ansiosi, rigidi, stressati, con delle relazioni sociali negative, ecc.)
Risultati: 105 dei 200 soggetti non hanno mostrato alcun tipo di pensiero paranoico, ma gli altri, un numero statisticamente significativo, hanno mostrato di avere il timore di essere perseguitati. Ciò che ha scoperto questo studio è che gli individui che avevano avuto pensieri paranoidi durante la vita reale erano due volte più portati a provare le stesse paure nella vita virtuale, rispetto al gruppo che non aveva mostrato di avere questo genere di pensieri e di paure. Insomma, nella vita virtuale chi già pensa male degli altri, lo fa ancora di più.
Virtual reality study of paranoid thinking in the general population, Freeman et al., The British Journal of Psychiatry (2008) 192: 258-263. doi: 10.1192/bjp.bp.107.044677
Fonte: World Science.
Dr. Walter La Gatta
Clinica della Timidezza
Immagine:
Lars Plougman, Flickr

Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta sessuologo.
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