Noia, noia, noia…..

La prossima volta che vi annoiate durante una interminabile domenica pomeriggio, pensate alla nuova ricerca di John Eastwood e colleghi, che dimostra quanto la noia abbia veramente poco a che fare con la mancanza di stimoli esterni e quanto sia invece dovuta alla mancanza di contatto con il proprio mondo emozionale. 204 studenti hanno compilato dei questionari sulla loro predisposizione ad annoiarsi, sui loro vissuti emotivi, sui loro sentimenti.

Ebbene: chi soffriva di più la noia tendeva a non riconoscere le proprie emozioni e si concentrava unicamente sugli stimoli provenienti dall’esterno. Eastwood e colleghi concludono che questo fatto la dice lunga sulla nostra tendenza a cercare fuori di noi stimoli e distrazioni quando siamo annoiati: si tratta di una soluzione errata, secondo i ricercatori.

Questo infatti ci allontana ancor di più dai nostri desideri e dalle nostre passioni: la noia va piuttosto trattata come un’opportunità per scoprire quali siano i propri reali desideri e la possibilità di realizzarli.

Link; Eastwood, J.D., Cavaliere, C., Fahlman, S.A. & Eastwood, A.E. (2007).
A desire for desires: Boredom and its relation to alexithymia. Personality and Individual Differences, 42, 1035-1045.
viaBPS

Dr. Walter La Gatta
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