Autostima – una definizione

Considerazione che un individuo ha di sé stesso. Vari studi hanno dimostrato che l’autostima si mantiene costante ed è difficile modificarla anche se le prove oggettive smentiscono la concezione soggettiva che uno ha di sé.

Dal punto di vista psicoanalitico, l’autostima si spiega come un appoggio di natura narcisistica che l’Io riceve dal Super-Io, per cui il soggetto non teme punizioni o riprovazioni.

L’autostima viene meno negli stati di depressione in cui l’individuo disprezza e svaluta sé stesso, mentre aumenta negli stati maniacali dove si ha un’ipertrofia del soggetto rispetto al mondo circostante.

L’autovalutazione che è alla base dell’autostima può esprimersi come sopravvalutazione o come autosvalutazione o sottovalutazione per un’errata considerazione che ciascuno può avere di sé stesso rispetto agli altri o alla situazione in cui di volta in volta si trova ad operare.

Fonte: Galimberti U., Dizionario di Psicologia, De Agostini

 

A cura della Redazione del sito
Clinica della Timidezza

Immagine:

Symic, Flickr

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2 commenti su “Autostima – una definizione”

  1. Ottimo post !!.
    Spesso uno scenario stupendo non basta se nel fotografarlo sbagliamo la scelta dell’obbiettivo.
    Prima di riuscire ad aumentare realmente ed in modo duraturo l’autostima è sicuramente indispensabile imparare a guardarsi e capire come guardiamo, senza una buona percezzione del mondo e di se stessi difficilmente si riesce a trasformare i sucessi in mattoni di autostima

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  2. Avere sempre dei progetti futuri. Non perdere la speranza curare molteplici interessi.

    Cercare di riconoscere quali sono le proprie vere aspirazioni e orientarsi verso queste con grande impegno, tenendo presente, però, che non sempre tutto va come si vorrebbe.

    Con gratitudenie,
    Giuseppe Arena

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