I problemi degli ambidestri

I PROBLEMI DEGLI AMBIDESTRI

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Una delle caratteristiche più notevoli del controllo motorio umano è che il 90% della popolazione preferisce usare prevalentemente la mano destra e questo accade almeno dal periodo paleolitico (Faurie e Raymond, 2004).

È opinione diffusa che la lateralizzazione del linguaggio nell’emisfero sinistro spieghi l’evoluzione dell’uso della mano destra nella maggior parte degli umani (Corballis, 2003). I mancini, infatti, mostrano un’attivazione del linguaggio più bilaterale o emisferica destra (Tzourio et al., 1998; Pujol et al., 1999; Knecht, 2002; Joliot et al., 2016).

Chi sono gli ambidestri?

Gli ambidestri sono coloro che riescono a svolgere qualsiasi compito, allo stesso modo, con entrambe le mani, ad esempio, scrivendo in ​​modo leggibile con entrambe le mani. Non si è ambidestri se si eseguono alcuni compiti con la mano destra e altri con la sinistra.

Essere ambidestri può dare qualche vantaggio?

Essere in grado di utilizzare entrambe le mani con uguale abilità può essere vantaggioso in molti campi, come nella musica o nello sport.

Ci sono degli ambidestri considerati geniali?

Si, in primis Leonardo Da Vinci. Il famoso artista (e scienziato) poteva facilmente scrivere con entrambe le mani. I suoi diari segreti sono stati scritti con la mano sinistra in caratteri speculari, il che ha reso difficile la loro interpretazione.

Che relazione c’è fra aree cerebrali e uso della mano?

Nel 1800 Paul Broca e Carl Wernicke scoprirono che i diversi emisferi del cervello gestivano funzioni diverse, come la parola, il linguaggio e persino le funzioni motorie.

Oggi si ritiene che la lateralizzazione del linguaggio nell’emisfero sinistro spieghi l’evoluzione dell’uso della mano destra nella maggior parte degli umani (Corballis, 2003). I mancini, infatti, mostrano un’attivazione del linguaggio più bilaterale o emisferica destra (Tzourio et al., 1998; Pujol et al., 1999; Knecht, 2002; Joliot et al., 2016).

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I bambini ambidestri possono avere dei problemi?

Dopo 8 anni di ricerche, lo psicologo tedesco J.B. Sattler ha scoperto che i bambini ambidestri hanno problemi di memoria in tutte e tre le aree di elaborazione delle informazioni: codifica, memorizzazione e richiamo.

Uno studio pubblicato nell’edizione del 1998 di Neuropsychologia conferma la ricerca del dott. Sattler. In questo studio sono stati studiati 12.770 bambini, sottoposti a test su abilità verbali, non verbali, matematiche e comprensione della lettura. Si è così scoperto che i bambini ambidestri avevano punteggi dei test più bassi rispetto a quelli che erano mancini o destrimani.

Un altro studio indipendente condotto da Alina Rodriguez dell’Imperial College di Londra ha dimostrato che i bambini ambidestri presentano sintomi più elevati di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Leggi anche:  EFT: Una tecnica per combattere l'ansia

Un altro studio, del 2010, pubblicato sulla rivista Pediatrics, mostra che i bambini ambidestri, o mixed-handed, cioè coloro che usano indifferentemente la mano sinistra o quella destra per svolgere dei compiti, hanno maggiori probabilità di avere problemi psicologici, problemi di linguaggio e scarso rendimento scolastico.

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Lo studio si è occupato di circa 8.000 bambini, 87 dei quali erano mixed-handed, ed hanno così scoperto che questo tipo di bambini, a 7 e 8 anni di età, avevano il doppio delle possibilità di avere difficoltà di linguaggio e problemi nei compiti scolastici, rispetto ai destrimani.

Quando questi soggetti raggiungono i 15-16 anni, corrono il doppio dei rischi di avere dei sintomi del disturbo di attenzione/iperattività (chiamato in gergo clinico ADHD) dei destrimani, presentando comunque sintomi più severi. Si stima che i soggetti che soffrono di ADHD siano all’incirca da 3 a 9 soggetti ogni 100, in età scolare.

Gli adolescenti stessi hanno riferito di avere delle grosse difficoltà nell’uso del linguaggio rispetto ai mancini o ai destrimani. La conclusione di questo studio è dunque in linea con i precedenti studi sulla dislessia, che arrivavano alle stesse conclusioni, affermano i ricercatori.

Come si spiegano questi problemi?

Le persone destrorse o mancine hanno la maggior parte dell’attività cerebrale localizzata nella parte opposta del cervello. Quindi il cervello può accedere facilmente alle informazioni attraverso la maggior parte di un emisfero. Le persone ambidestre devono invece ricorrere a informazioni che fluiscono da una parte all’altra del cervello, passando attraverso il corpo calloso. Questo rapido trasferimento può portare a qualche disfunzione mentale.

Tutti i bambini ambidestri hanno problemi ?

Assolutamente no. Sarebbe sbagliato assumere che tutti gli ambidestri abbiano problemi nel rendimento scolastico, o sintomi di ADHD. Si tratta solamente di maggiori possibilità statistiche di avere un determinato tipo di problemi, ma sarebbe sbagliato generalizzare.

Dr. Walter La Gatta

Saluto del Centro Italiano di Sessuologia

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