mi chiamo Leo, sono sposato da tre anni e da qualche tempo accuso dei disturbi ditipo comportamentale. Mi spiego meglio. Spesso accade di organizzare qualche cosa,un viaggio, una semplice uscita ed io non riesco a prendere l’iniziativa, tendo adipendere dagli altri. Ho veramente grandissime difficoltà a prendere in mano le situazioni un po’ perché credo di non essere in grado (perché in precedenza non hoavuto molto successo quando ho cercato di organizzare) e un po’ perché tendo adaccontentare gli altri, specialmente mia moglie, che in fatto a gusti è più selettiva di me. Per fare un esempio, mia moglie non ama molto i film usciti direcente perché li considera o volgari o troppo crudeli. Io invece non mi faccioquesto tipo di problemi. Al che le dico di scegliere direttamente lei quello chevuole vedere visto che per me problemi non ci sono, ma questo la fa arrabbiare e midice che io non mi prendo cura di lei e che sono statico, pigro. E’ un circolovizioso, come ben comprenderà. Tra l’altro mia moglie è molto timida e non ama uscire frequentemente con gli altri, mentre io sono più propenso a stare insiemeagli altri. Spesso mi dice di uscire da solo, ma poi, quando lo faccio e torno, miaccusa di aver fatto troppo tardi, di non averla chiamata per sapere come sta ed io,alla fine, mi sento più indeciso di prima.Cosa posso fare per recuperare l’autostima che mi rendo conto di aver iniziato aperdere?Grazie.
Gentile Leo,
Qui non è tanto un problema di autostima, quanto di carattere: apatico, remissivo, accomodante.
Lei non prende l’iniziativa perché, tutto sommato, quello che scelgono gli altri le va bene e dunque non se la sente di assumersi dei rischi nell’organizzare e gestire delle uscite e degli svaghi: troppo ansiogeno!
Tutto sommato però, lei è perfettamente in equilibrio così come sta (lascia decidere agli altri, ma poi le va bene fare ciò che altri hanno deciso per lei, non si sente per questo inferiore ed in guerra con sé stesso) e non ci sarebbe bisogno di fare nulla per cambiare. Ma lei ha un problema di relazione con sua moglie, e qui occorre invece intervenire.
Il suo carattere placido e tranquillo evidentemente la sta annoiando e lei vorrebbe accanto a sé un uomo maggiormente ricco di risorse, iniziative, progetti.
Ecco dunque un buon motivo per cercare di cambiare carattere: non per recuperare la sua autostima, ma per conservare il suo rapporto di coppia. Un consiglio potrebbe essere quello di fare un patto con sua moglie per cui lei le proporrà una settimana si e una no (quella in cui non proporrà nulla servirà per pianificare la successiva) una rosa di tre ‘cose da fare’, dettagliate nel programma, nella spesa, nella possibilità concreta di realizzarle. A sua moglie toccherà di sceglierne una. Con l’obbligo però di non tirarsi mai indietro.
Nella settimana in cui lei non proporrà alcun evento, toccherà a sua moglie proporre la rosa delle tre iniziative, a parti invertite, cui lei non dovrà, a sua volta, sottrarsi.
Credo che in questo modo la vostra vita sarà più dinamica e, soprattutto recupererete quella complicità che sembra stiate perdendo.
Saluti.
Dr. Walter La Gatta Ancona
Clinica della Timidezza
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Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta sessuologo.
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