L’Adolescenza, Convegno Ancona

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L'Adolescenza, Convegno Ancona

L’Adolescenza Convegno Ancona 21 Novembre 2009

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Vecchio articolo - Clinica della Timidezza

RINGRAZIAMENTO

Ieri, 21 Novembre 2009, si è finalmente svolto il Convegno dal titolo Adolescenza: Sessualità, Affetti e Solitudini. L’evento si è rivelato  un pieno successo, totalmente adeguato alle aspettative, sia per la qualità dei relatori che per la partecipazione di un pubblico realmente puntuale ed attento.Il primo grazie va ai Relatori del Convegno, che con molta sensibilità hanno accettato di  partecipare gratuitamente a questa iniziativa culturale, libera ed aperta a tutti.

Essi, tutti molto preparati e generosi, sia nell’esposizione delle loro relazioni, sia nelle successive discussioni, hanno reso il Convegno molto interessante e coinvolgente.  Grazie alla presentazione di argomenti davvero stimolanti, i Relatori hanno permesso di approfondire, sotto varie sfaccettature, il tema complesso dell’adolescenza, conquistando l’interesse del pubblico presente, anch’esso di qualità, desideroso non solo di informarsi, ma anche di confrontarsi, come si è visto nelle animate discussioni che hanno seguito le presentazioni.

Altrettanto graditi ed interessanti sono stati i discorsi introduttivi delle autorità presenti, in particolare quello della Consigliera Regionale Stefania Benatti, la quale per il secondo anno consecutivo ci onora della sua presenza e che ringraziamo per le parole di apprezzamento che ha rivolto al nostro lavoro. Altrettanto gradita è stata la presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali e al Welfare, Alfonso Napolitano, il quale ci ha portato il saluto del Sindaco di Ancona, Prof. Fiorello Gramillano.

A18

Andando con ordine, in base alla tipologia degli interventi, ringraziamo anzitutto i quattro medici che hanno approfondito le tematiche dello sviluppo e del comportamento alimentare:  la Dr.ssa Nina Montik, specialista ginecologa, che ha parlato della pubertà femminile, il Prof. Giancarlo Balercia, Responsabile dell’Unità di Andrologia medica e la  Dott.ssa Lara Giovannini, specializzanda in endocrinologia e malattie del metabolismo,che hanno parlato della pubertà maschile, e la Dott.ssa Marina Taus, Nutrizionista SOD di Dietetica e Nutrizione Clinica, che ha parlato dei disturbi della condotta alimentare.

Ringraziamo anche i due avvocati, Raffaella. Bresca e Paola Terzoni, che ci hanno parlato rispettivamente degli aspetti legali legati agli abusi sessuali e alla sessualità consenziente, con soggetti minorenni.

Per quanto riguarda le relazioni sulle tematiche psicologiche e psicosomatiche, ringraziamo la psicologa, Dott.ssa Francesca Selloni che ha parlato del tema non consueto della negazione della gravidanza e il Dr. Carmine Grimaldi, medico psicoterapeuta, direttore del Centro di Psicoterapia dinamica di Ancona, che ha presentato una relazione sul “sentire il corpo”.

Abbiamo avuto inoltre il piacere di ascoltare altri tre professori universitari, i quali, come del resto nelle nostre aspettative, sono stati particolarmente chiari, esaustivi e coinvolgenti: la Prof. Elisabetta Crocetti, dell’Università di Macerata, che ha parlato di Ansia e incertezza identitaria in adolescenza, il Prof. Ennio Pattarin, dell’Università Politecnica delle Marche, che ha parlato dell’integrazione degli adolescenti di origine straniera, la Prof.ssa Carmen Belacchi (particolarmente generosa nel fornirci dettagli sulle sue ricerche anche nella successiva discussione) che ha discusso il tema delle interazioni prosociali e ostili tra coetanei.

Ringraziamo anche la Relatrice Rossella Calabrò, che ci avrebbe dovuto parlare di “mogliastre” e “matrigne”, ovvero delle relazioni con “figliastri” adolescenti, spesso ostili, nella famiglia allargata. Rossella non è potuta interventire, ma ci ha comunque inviato un simpatico messaggio, unito ad una breve e gradevole presentazione in power point.

… Ma vorremmo ringraziare soprattutto i due ragazzi della Consulta Studentesca, Giulia Di Crescenzo, dell’ITC Benincasa di Ancona e Leonardo Giorgetti, del Liceo Savoia di Ancona, per la loro graditissima (e, obiettivamente, niente affatto facile) partecipazione a questo Convegno sull’Adolescenza, nel quale abbiamo voluto dare voce a questi giovani, che vivono dall’interno tutte le incertezze e le contraddizioni di cui noi adulti abbiamo parlato per l’intera giornata.

Una citazione particolare meritano il Dr. Carmine Grimaldi e il Dr. Maurizio Cesarini, Past President del Consiglio Comunale di Ancona, che con stile ed eleganza, ma anche dimostrandoci profonda amicizia, hanno svolto l’utilissima funzione di di moderatore.

Vorremmo infine rinnovare i nostri ringraziamenti all’Amministrazione Comunale di Ancona, in particolare al Sindaco Prof. Fiorello Gramillano e al Dr. Ricardo Madrid, per averci messo a disposizione la Sala del Consiglio Comunale e per l’assistenza che ci è stata fornita.

Ringraziamo anche il prezioso e generoso personale di segreteria, in particolare Beatrice e Giulia.

Ringraziamenti vanno all’Assemblea Legislativa delle Marche, alla Provincia ed il Comune di Ancona, all’Ordine degli Avvocati di Ancona (che ha riconosciuto al Convegno tre crediti formativi giuridici) e all’Ordine degli Psicologi delle Marche, per la concessione del patrocinio all’iniziativa.Tra questi ultimi ringraziamo in particolare la Provincia di Ancona, nelle persone della Presidente Dr.ssa Patrizia Casagrande e dei suoi collaboratori, per il contributo dato alla realizzazione dell’evento.

Si ringraziano l’Hotel City di Ancona e la Casa Editrice Erickson per il sostegno dato all’iniziativa, e l’antica trattoria La Moretta per l’ottimo pranzo (all’ottimo prezzo) messo a disposizione di relatori e convegnisti.

Nella speranza di non aver dimenticato nessuno (e se questo fosse avvenuto ce ne scusiamo in anticipo) ringraziamo ancora, e di nuovo, il pubblico presente, che è stato la vera cartina di tornasole del successo di questo Convegno.

Nei prossimi giorni pubblicheremo, sempre su questo Blog, gli Atti del Convegno.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 20 Novembre 2010, ma ancora è davvero troppo presto per dire di più…

A cura degli organizzatori del Convegno
(Dr. Walter La Gatta – Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuti)

Abstracts

– I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Dr.ssa Marina Taus

SOD di Dietetica e Nutrizione Clinica

AOU Ospedali Riuniti Ancona

I Disturbi del Comportamento Alimentare sono un insieme di patologie nelle quali il corpo ed il cibo vengono utilizzati per esprimere un disagio psicologico; colpiscono prevalentemente il sesso femminile.
Nella relazione verranno discussi i fattori predisponenti e determinanti del disturbo alimentare, gli effetti plurisistemici del digiuno e della conseguente malnutrizione proteico-energetica, le terapie multidisciplinari di tipo psiconutrizionale.

Dr.ssa Marina Taus

Giulia Di Crescenzo
Consulta Studentesca Provinciale,
ITC ‘Benincasa’, Ancona”

Esiste l’erronea convinzione – fra gli adulti, ma anche fra gli adolescenti – che questi ultimi disporrebbero di una soddisfacente conoscenza riferita all’ambito sessuale. Questo pregiudizio è nato dalla presenza costante del sesso in campo mediatico ( quindi Internet, televisione, pubblicità…) in maniera più pervasiva ed esplicita rispetto alle precedenti generazioni . In realtà questo Paese è rimasto ugualmente bigotto come ai tempi dei nostri genitori, nonostante l’apparente libertà dei costumi espressa su tutti i media.

Giulia Di Crescenzo

EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI ABUSI SESSUALI SUI MINORI
Avv. Raffaella Bresca

L’intervento sarà incentrato sulla definizione di abuso sessuale dal un punto di visto giuridico rispetto ad altre discipline, ed in particolare sulla definizione di violenza sessuale sui minorenni, con le conseguenze  che essa determina in termini di previsione normativa.
Nel corso dell’esposizione verranno illustrati sinteticamente l’evoluzione della tutela penale contro la violenza sessuale dai codici pre- unitari ad oggi, e , dunque, il rilievo autonomo che ha acquisito solo in tempi recente la libertà sessuale nel nostro ordinamento nonché  come la riforma del 1996 abbia inciso, unitamente alle sollecitazioni provenienti dal Comitato Onu , dopo la ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, sulla tutela dei minori rispetto a tale tipo di reato. Si concluderà con l’esposizione delle singole fattispecie di reato di violenza sessuale (propria) , atti sessuali con minorenne (violenza sessuale impropria), corruzione di minorenne, violenza sessuale di gruppo, con un breve cenno  anche aireati di sfruttamento della sessuale dei minori e pornografia infantile.

Raffaella Bresca, Avvocato, Foro di Ancona

ADOLESCENTI E SESSUALITA’ CONSENZIENTE

Avv. Paola Terzoni, Foro di Ancona

[…] Il tema dell’intervento a me assegnato oggi, meriterebbe ampie riflessioni socio-culturali, considerato che, anche il punto di vista del diritto si sviluppa proprio dall’osservazione della realtà in evoluzione, per poi arrivare a regolamentare fenomeni nuovi o comunque legiferare stando al passo con le mutate esigenze dei tempi.[…]Fino a poco più di un secolo fa, la considerazione culturale delle peculiarità dell’infanzia e dell’adolescenza era minima e solo a seguito di un difficile e lungo processo sociale, nella famiglia emergono questioni che interessano anche il diritto: dalla concezione di Jemolo, secondo cui la famiglia è un isola che il diritto deve soltanto lambire, si giunge, man mano, alla convinzione della necessità di una maggiore ingerenza delle categorie giuridiche nei rapporti familiari. In tale contesto, la prima esigenza che viene ad emergere  è quella di limitare la capacità del minore nel solo ambito in cui essa possa produrre danno, cioè laddove egli contragga obbligazioni.[…]
La sessualità era un concetto individuato in negativo, non veniva riconosciuto quale diritto individuale, bensì era menzionata e ricompresa in tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume, secondo l’indicazione dell’art. 21 della Costituzione. All’epoca era la sessualità matrimoniale, in un’ottica peraltro maschilista, l’unica a corrispondere ai canoni del buon costume, – ricordiamo che l’adulterio femminile venne di fatto non ritenuto più reato nel ‘68-‘69, con le sentenze della Corte Costituzionale -.[…] Poi la legge sul divorzio del ‘70, lo spostamento della maggiore età a 18 anni conducono alla riforma epocale del diritto di famiglia del ‘75 in cui emergono definitivamente la figura della donna e del minore, in autonomia dall’istituzione matrimoniale che li assorbiva….

Avv. Paola Terzoni

ASPETTI CRIMINOLOGICI DELLA RELAZIONE CON MINORI

La negazione della gravidanza

Dr.ssa Francesca Selloni
Psicologo

Nell’immaginario collettivo i sentimenti, le fantasie e le emozioni evocate dalla gravidanza, riportano “naturalmente” ai soli aspetti positivi dell’evento.
La gravidanza porta con sé tutti i significati di vita, di speranza, di eternità, di gioia, accettazione, ecc.
Ma se non fosse così? Se non fosse solamente così?

Leggi anche:  La consulenza sessuale agli adolescenti

Già Freud, nel 1915, indicava un’ambivalenza, una coesistenza di odio ed amore, rendendo così ragion d’essere anche a tutto il ventaglio d’emozioni più nascoste, più profonde e a volte inconsce che permeano l’oggetto d’amore.

Ma nel fenomeno della negazione della gravidanza, siamo di fronte ad una situazione ancora più difficile da comprendere; esso è un disturbo psicologico che pone la donna nella totale o parziale inconsapevolezza del suo stato.

La donna, in questo caso, non volendo o non potendo riconoscere la sua gravidanza, espone se stessa e il bambino ai pericoli derivanti dall’assenza di cure idonee, e in alcuni casi ciò può portare anche alla morte.

Ma come si può non accorgersi? Come non percepire il cambiamento del corpo?

Come renderlo invisibile ai propri occhi e agli occhi degli altri?

Frequentemente la negazione della gravidanza conduce all’epilogo più drammatico: infanticidio o abbandono del piccolo. Spesso ciò accade perché il parto, evento inatteso e drammatico, coglie la donna impreparata e spaventata che agisce da sola e sotto shock.

Ed ecco così che arrivano le sempre più frequenti notizie di neonati trovati nei cassonetti, luoghi improbabili ed incompatibili con la vita.

E’ ovvio che una madre per definizione non è una donna che uccide o abbandona il proprio figlio, ma può accadere che la sua storia porti in sé cause tanto profonde e dolorose da manifestarsi poi con questo sintomo drammatico ed innaturale.

Dr.ssa Francesca Selloni, psicologa, esperta in psicologia giuridica

SENTIRE IL CORPO PER UNA SESSUALITA’ SANA(Riflessione e metodo personale)

Dr. Carmine  Grimaldi

La sessualità umana è un’attivazione dell’unità corpo-psiche che l’uomo è in conseguenza di una stimolazione esterna e \ o interna.

E’ di immediata evidenza che non ci può essere una buona sessualità se non c’è un corpo efficiente poiché non esiste, ne può essere concepita, una sessualità senza corpo.

Conoscere il corpo diventa allora fondamentale per una sana e soddisfacente sessualità.

Lo scrivente ha messo a punto un metodo per conoscere il corpo chiamato BODY FEELING. Si tratta di una serie di esercizi corporei per attivare il corpo in movimento e generare un “vissuto” per poi dargli il “senso” attraverso una elaborazione psicologica ad orientamento psicoanalitico.  Il metodo si differenzia dalla Bioenergetica di A. Lowen e dalla ginnastica semplice sia per la sua originalità motoria che per la prospettiva psicologica con la quale viene “letto” il vissuto.

Dr. Carmine Grimaldi, Medico Psicoterapeuta, DIR Centro di Psicoterapia Dinamica Ancona, Docente di Psicoterapia Bionomica Cagliari

L’importante è apparire: Veline, Tronisti, Gieffini… Nuovi Modelli di Ruolo

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta

Come sappiamo, oggi la massima aspirazione dei giovani è quella di entrare in quella scatola magica che è la TV, per diventare famosi. Non importa saper fare qualcosa: l’importante è apparire, usare il proprio corpo per sedurre e per affascinare.

Le trasmissioni televisive che si prestano a questa ambizione giovanile e che anzi, in un certo qual modo la determinano e la stimolano, sono numerosissime.

Non c’è però solo la Tv ad influenzare i sogni ed i bisogni dei giovani: nella relazione verranno esaminati i rapporti con i nuovi strumenti tecnologici, l’influenza dei messaggi pubblicitari, le suggestioni della moda, l’attrazione per i personaggi del gossip, il diverso atteggiamento dei genitori nel loro ruolo educativo.

Per i ragazzi è sempre più difficile trovare dei modelli di ruolo nei quali identificarsi e sui quali costruire la propria personalità; l’adesione acritica a certe tendenze ed aspirazioni può essere semplicemente determinata dal fatto che certi modelli di ruolo sono oggi, purtroppo, gli unici che vengono proposti ai giovani.

Dr. Giuliana Proietti, psicoterapeuta

Lo sviluppo puberale maschile

Dr. L.Giovannini, Prof. G.BalerciaClinica di Endocrinologia, Ospedali Riuniti di Ancona-Università Politecnica delle Marche

Il normale sviluppo puberale ha inizio nel bambino tra i 9 e i 14 anni. La comparsa dei peli pubici e l’aumento del volume testicolare vengono utilizzati come parametri per valutare lo stadio puberale nel maschio e si parla di pubertà ritardata maschile se manca lo sviluppo somatico e sessuale entro i 14 anni di età o se vi è un passaggio ritardato (>2 anni) da uno stadio puberale al successivo.
Le cause del disordine puberale vengono ritrovate facendo attenzione alla storia clinica del paziente, attraverso un esame fisico accurato e test diagnostici appropriati.

Ansia e incertezza identitaria in adolescenza

Prof. Elisabetta Crocetti
Docente a Contratto, Psicologia Sociale, Università di Macerata

La presentazione verte sugli spunti di riflessione forniti dai risultati di tre ricerche empiriche. Da uno studio longitudinale (Crocetti, Klimstra, Keijsers, Hale, Meeus, 2009) condotto con più di 1300 adolescenti olandesi seguiti per un arco di tempo di 5 anni è emerso che coloro che manifestano alti livelli di ansia presentano molte criticità nello sviluppo identitario.
Infatti tali ragazzi rimuginano sulle loro scelte senza riuscire ad acquisire impegni stabili. Una seconda ricerca (Crocetti, Hale, Fermani, Raaijmakers, Meeus, 2009) a cui hanno partecipato più di 4000 adolescenti, metà italiani e metà olandesi, ha messo in luce che i ragazzi italiani manifestano molti più sintomi ansiosi (ansia generalizzata, ansia sociale, panico, ansia scolastica, ansia da separazione) dei loro coetanei olandesi.

Sulla base dei risultati di questi due studi si è ipotizzato che gli adolescenti italiani abbiano maggiori difficoltà a formare un’identità matura. Un terzo studio (Crocetti, Schwartz, Fermani, Meeus, in press) ha confermato questa ipotesi, mettendo in luce una serie di problematicità tipiche dei ragazzi italiani. Vengono discusse le implicazioni di questi per il ciclo di vita personale.

Le interazioni prosociali e ostili tra coetanei nell’età adolescenziale
Prof. Carmen Belacchi
Dipartimento di Psicologia e del Territorio Università “Carlo Bo” di Urbino

Prof. Carmen Belacchi
Professore associato di Psicologia dello sviluppo e dell’Educazione presso il Dipartimento di Psicologia e del Territorio Università “Carlo Bo” di Urbino – Facoltà di Scienze della Formazione; coordinatore del Corso di Dottorato in Scienze Psicologiche della stessa Università.

Al di là e oltre i cambiamenti corporei che segnano l’inizio della pubertà, l’ingresso nella adolescenza è segnalato da cambiamenti sul piano cognitivo (pensiero ipotetico-deduttivo e progettuale) sul piano socio-relazionale (ampiamento dell’orizzonte delle relazioni, non più confinate all’ambito familiare, ma aperte a scenari sociali più vasti, in particolare ai rapporti con il gruppo dei coetanei) sul  piano emotivo-affettivo (intensità e profondità nuove di affetti quali l’amicizia, l’amore, con l’esperienza peculiare di emozioni fortemente polarizzate, di instabilità dell’umore che comporta vissuti altelenanti e contrastanti).

Dagli studi della letteratura circa l’influenza delle variabili relazionali  su determinati comportamenti a rischio (ad esempio, il fumo di sigarette, il consumo di alcolici, il fumo di spinelli, la guida pericolosa, le condotte devianti e i disturbi alimentari), è emerso che il controllo esercitato dai genitori, il sostegno che offrono, il tempo passato con loro e il controllo degli amici fungono da fattori di protezione, mentre il tempo trascorso con gli amici e il loro sostegno possono potenziare alcune condotte a rischio.

Questo contributo propone un approfondimento sui tipi di ruoli assumibili dai coetanei come fattore di rischio e/o di protezione nel caso delle condotte di bullismo e che si caratterizzano come  prosociali, in difesa della Vittima (Difensore, Consolatore, Mediatore) o come ostili,  a sostegno del Bullo (Aiutante, Sostenitore ed Esterno)

Sviluppo puberale femminile.

Dr.ssa Nina Montik

Specialista ginecologa, Clinica Ostetrica e Ginecologica, Università Politecnica delle Marche, Ancona

La pubertà rappresenta una tappa nello sviluppo femminile in cui modificazioni neuroendocrine e metaboliche innescano i cambiamenti somatici che conducono all’acquisizione di un corpo femminile.
L’inizio della pubertà è un evento geneticamente determinato anche se ancora non sono chiari tutti i meccanismi coinvolti. Contemporaneamente si verificano a livello psicologico una serie di adattamenti, sia sul piano cognitivo che relazionale, alla presenza di un corpo che comincia ad esprimere con evidenza la sua identità sessuale.

Qualsiasi valutazione dello stato di salute di un’adolescente durante la sua maturazione non può prescindere dalla consapevolezza dei cambiamenti che essa comunque deve fronteggiare rispetto all’immagine che il corpo le propone e a quella che adulti e coetanei le rimandano. E’ molto frequente che ritardi o dissincronie di un’evoluzione puberale fisiologica evochino grosse ansie rispetto alla propria “normalità”; cosi come è frequente che il corpo, sotto la forma dei sintomi, manifesti difficoltà della auto accettazione nel confronto sul piano relazionale ed affettivo.

– Mogliastre: figure di riferimento extrafamiliari nell’educazione degli adolescenti

Rossella Calabrò

Milanese, quarantanove anni, di cui ventitré passati a fare la copywriter, quattro a insegnare pubblicità,  cinque  tra parole per canzoni e storie per fumetti, uno a scrivere un libro, Uova di Matrigna, e otto a  fare la matrigna. Sommandoli ne mancano otto? Uhm, devono essere passati dormendo  fino a tardi la mattina, oppure  facendo shopping. Recentemente Rossella ha pubblicato un secondo libro, dal titolo: Mogliastre.

Il Club delle Matrigne italiano: fondato dalla relatrice, in gemellaggio con quello parigino.
Le fidanzate del papi: le adolescenti e il rapporto con il papà separato dalla madre, quindi ancora più “loro”.
Il sesso nella coppia ricostituita: il punto di vista di figli, e figliastri, adolescenti. (Lettura brano tratto da “Mogliastre”)
Il lettone. Adolescenti e pre-adolescenti: chi dorme con chi, se nel letto non ci sono i genitori, ma il papà con la nuova moglie? (Lettura brano)
Come eravamo: sarebbe a volte sufficiente ricordarci come eravamo noi, nell’età cosiddetta ingrata, per capirli. (Lettura brano).
Il potere terapeutico della risata: a volte la sincerità e un po’ di sdrammatizzazione possono aiutare tutti, grandi e piccoli.

I TERAPEUTI DELLA CLINICA DELLA TIMIDEZZA

Dr. Walter La GattaDR. Walter LA GATTA     TEL.  348 3314908

Dr. Giuliana ProiettiDr. Giuliana PROIETTI     TEL. 347 0375949


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