Timidezza e influenze genetiche

Timidezza e influenze genetiche


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Cosa è il “genotipo”?

Il “genotipo” di un individuo è dato dal suo corredo genetico. In altre parole, tutti noi abbiamo una sorta di carta di identità genetica in cui è indicato ciò che è presente nel nucleo di tutte le nostre cellule: il DNA. E’ il DNA che determina infatti la nostra tipologia genetica.

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Cosa è il “fenotipo”?

Oltre al genotipo esiste anche il “fenotipo“, ovvero il frutto dell’interazione fra genotipo e ambiente. In altre parole, tutti noi interagiamo con l’ambiente che ci circonda e questo determina molti aspetti del nostro funzionamento corporeo e della nostra personalità.

La genetica ha influenza sulla personalità?

Si, ha molta influenza sulla personalità: in particolare sulle abilità cognitive e su alcuni aspetti del carattere.

Uno studio ha rilevato che il 20%-60%  del nostro temperamento è determinato dalla genetica. Vi sono specifici geni primari coinvolti nella comunicazione delle cellule all’interno del cervello, che influenzano direttamente la personalità e i comportamenti della persona. Il possesso di determinati geni può dunque avere un impatto significativo sulla socialità, sulla predisposizione all’ansia o alla depressione, sull’autocontrollo e altro ancora.

Lo stesso studio ha suggerito che mentre i tratti della nostra personalità possono evolversi man mano che si raggiunge l’età adulta, grazie a esperienze ed eventi della vita, il temperamento rimane generalmente lo stesso. Ciò suggerisce che il temperamento  sia costituito da tratti specifici che hanno componenti genetiche.

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La timidezza si trasmette per via genetica?

In gran parte si: se i genitori sono timidi, è naturale che anche i loro figli lo siano, dal momento che è scritto nel loro corredo genetico. Non bisogna tuttavia dimenticare che genitori e figli hanno una diversa storia personale: non vivono infatti nelle stesse epoche, nella stessa casa, con gli stessi genitori ecc. Vivere in un certo ambiente, anziché in un altro, porta la persona a sviluppare alcune caratteristiche del suo carattere, e non altre, pur rimanendo simile il corredo genetico.

Quanto conta il rapporto con l’ambiente, per quanto riguarda la timidezza?

I fattori ambientali, come l’educazione, la cultura, la posizione geografica e le esperienze di vita, influenzano notevolmente la personalità. Ad esempio, un bambino cresciuto in un ambiente armonioso può avere un atteggiamento più calmo e positivo, mentre un bambino cresciuto in una famiglia disagiata può essere più incline a sviluppare aggressività o altri tratti negativi.

A dimostrare ulteriormente questa teoria è il famoso Minnesota Study of Twins. Dal 1979 al 1999, i ricercatori hanno studiato gemelli identici separati alla nascita, per determinare gli effetti dei geni e dell’ambiente sulla loro personalità mentre invecchiavano. Questo studio ha rilevato che il 70% della varianza del QI era legato a variazioni genetiche, mentre il restante 30% era dovuto agli effetti ambientali.

Potremmo dunque dire che gli effetti genetici sul comportamento rispondono alla legge della probabilità: sebbene un bambino possa avere una certa dose di “timidezza” nei suoi geni, il suo modo di esprimerla sarà largamente influenzato dalle situazioni e dalle interazioni che dovrà affrontare nel suo ambiente, in particolare nel rapporto con i genitori. I genitori dunque possono fare molto per assecondare o contrastare le tendenze al ritiro sociale del loro figlio. In questo senso, anche un bambino destinato dalla natura ad essere estremamente timido, può essere aiutato a cambiare il suo “destino genetico”.

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Quali sono i tratti di personalità che vengono in genere ereditati per via genetica?

  • Distraibilità

È stato riscontrato che disabilità dell’apprendimento specifiche risultano da alti livelli di distraibilità, come l’ADHD, collegata a numerosi geni ereditari. Sfortunatamente, non ci sono test genetici per determinare se qualcuno ha l’ADHD; tuttavia, dopo quasi 2.000 studi , è stato scoperto che i geni tipicamente legati all’ADHD spesso sono ereditari. Di solito, se una persona viene facilmente distratta e viene diagnosticata una condizione come l’ADHD, è molto probabile che anche un altro consanguineo o genitore ne abbia sofferto.

  • ​​​​Leadership

Alcuni studi hanno riscontrato che specifiche sequenze di DNA sono correlate con le capacità di leadership. In uno studio , è stato trovato un particolare genotipo associato alla trasmissione delle capacità di leadership attraverso le generazioni. Sebbene la leadership possa ancora essere considerata un’abilità da possedere o sviluppare, è importante notare il ruolo svolto dalla genetica comportamentale.

  • Difficoltà psicologiche

Durante gli studi sui gemelli del Minnesota, i ricercatori hanno scoperto che alcuni tratti psicopatologici di personalità erano ereditati. Le persone con queste caratteristiche sono più vulnerabili allo stress e sono spesso viste come più nervose e sensibili agli stimoli esterni (ad esempio, emotività).

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Quali sono le caratteristiche di personalità che dipendono in gran parte dall’ambiente?

  • Tolleranza alle frustrazioni

L’ambiente in cui un bambino è cresciuto può influenzare il suo livello di reazione ai fattori di stress. Uno studio che ha  misurato la pazienza dei bambini ha rilevato che coloro che risiedono in località più remote e rurali tendono ad essere più pazienti di quelli che vivono in località urbane più industrializzate. La capacità di essere pazienti e tolleranti nei confronti dell’incertezza varia in modo significativo in base alla posizione geografica, suggerendo che l’ambiente influenzi fortemente questo tratto.

  • Intimità
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Un altro tratto misurato durante gli studi sui gemelli del Minnesota è il bisogno di intimità, che sembra essere più basato sull’ambiente che sulla genetica. I ricercatori hanno scoperto che due terzi di questo tratto della personalità dipendevano da esperienze passate. Se una persona cresce in un ambiente anaffettivo o individualistico, può avere basse quantità di questo tratto, il che significa che tende a tenersi tutto per sé e non ha un forte desiderio di essere in relazione con altri o in situazioni emotivamente intense. I ricercatori hanno anche affermato che questo gene, in particolare, può essere notevolmente rafforzato attraverso interazioni di qualità con la famiglia; questa caratteristica si svilupperà maggiormente nei bambini esposti all’intimità emotiva e fisica durante l’adolescenza.

  • Buona educazione

Le persone all’interno di comunità o culture diverse possono avere comportamenti contrastanti quando si tratta di buone maniere ed etichetta. Una persona “educata”, che pratica le buone maniere in un determinato luogo, può apparire maleducata in un altro. Ad esempio, nella cultura anglofona, è educato dire spesso “per favore” e “grazie”, in Spagna è educato salutare gli altri con un bacio. Questi comportamenti “educati” possono apparire fuori luogo nei due diversi luoghi citati. La buona educazione di una persona varia dunque a seconda della cultura in cui vive e può avere effetti diversi sullo sviluppo della personalità.

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Quali sono i fattori ambientali che influenzano il comportamento umano e sui quali è possibile intervenire?

  • Cultura

La cultura rappresenta i valori condivisi, le credenze, le tradizioni e le norme sociali di un gruppo. È forse uno dei fattori più potenti nelle differenze individuali e nelle dimensioni della personalità. Ad esempio, una persona cresciuta in una cultura individualistica può dare valore all’indipendenza o al successo personale. Al contrario, una persona cresciuta in una cultura più collettivista può valutare l’armonia sociale e le esigenze del gruppo al di sopra delle proprie.

  • Posizione geografica

Anche la posizione geografica ha un impatto diretto sul comportamento umano. A seconda delle diverse esperienze, difficoltà, culture e altro ancora si può cambiare la personalità. Ad esempio, un conto è crescere in un paese caldo, dove le persone si incontrano alla sera e fanno festa, un conto è crescere in un paese freddo, dove tutti tendono a chiudersi nelle proprie case.

  • Comunità

All’interno di una posizione geografica e di una cultura, si formano gruppi più ristretti, chiamati comunità. Queste comunità sono generalmente fatte di persone che vivono nello stesso luogo e che condividono determinati usi, obiettivi o interessi. Le influenze della comunità potrebbero includere modelli di ruolo, religione e altro. Ad esempio, una teoria concepita da RJ Sampson chiamata “Teoria della disorganizzazione sociale”  suggerisce che quando le persone vivono insieme in una comunità, sviluppano caratteristiche che non possono essere previste in base alla posizione geografica o altre variabili. Se, ad esempio, si vive in un Paese del Sud, ma si appartiene a una comunità di alpinisti, che va spesso in vacanza in montagna a sciare, si sviluppano caratteristiche di personalità nettamente diverse da quelle dei propri concittadini.

  • Formazione scolastica

Un altro fattore ambientale che gioca un ruolo nelle caratteristiche della personalità è la formazione e l’ambiente scolastico che si frequenta. Alcuni studi hanno scoperto che le esperienze scolastiche sono associate a cambiamenti di personalità. Ad esempio, uno studente con buoni insegnanti e che frequenta un ambiente scolastico stimolante, può sperimentare un aumento di coscienziosità. Al contrario, uno studente esposto a un ambiente scolastico stressante o instabile può aumentare le sue difficoltà psicologiche e sociali.

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Come si può intervenire sui fattori ambientali?

Si può intervenire con un certo successo: senza aspettarsi miracoli, sappiamo ormai con certezza che interventi mirati sull’educazione e sull’ambiente possono portare a risultati veramente apprezzabili nello sviluppo armonioso della personalità.

Dr. Walter La Gatta

Saluto del Centro Italiano di Sessuologia

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