Timidi e attività lavorativa

Sicuramente ognuno di noi conosce e frequenta poche persone timide rispetto a quelle non timide. Questo porterebbe a pensare che i timidi siano di meno…. Non è così. In realtà se ne conoscono e se ne incontrano di meno semplicemente perché molti di loro evitano i contatti sociali e dunque è ben difficile trovarli per una chiacchierata in piazza, o a qualche festa di compleanno.

Sul luogo di lavoro invece si possono incontrare una quantità di persone timide, più che in ogni altro ambiente, perché del lavoro non possono fare a meno.

Queste persone, che vivono blindate nelle loro case e famiglie, che non hanno alcun rapporto con il mondo esterno, possono avere sul lavoro diversi problemi di comunicazione e di relazione.

Come comportarsi se l’altro è in grande difficoltà? Ecco qualche piccolo consiglio:

1. Non pensare anzitutto che tutti quelli che sono silenziosi e riservati siano timidi o abbiano dei problemi: la riservatezza non è una patologia;
2. Cercare di mettere l’altro a suo agio, usandogli/le attenzioni che magari non vengono utilizzate normalmente (senza esagerare nel senso opposto, perché altrimenti il timido potrebbe sentirsi troppo al centro delle attenzioni altrui e manifestare ansia e imbarazzo)
3. Ascoltare anziché parlare. Se l’altro/a parla poco la prima volta che lo/a avvicinate, questo non significa che ogni volta che lo/a incontrate dovete rovesciare su di lui/lei tutte le cose che vi vengono in mente, pur di riempire il vuoto, il silenzio. Il silenzio è ottimo quando non c’è nulla da dire;
4. Se avete delle responsabilità e siete voi a guidare un team, ricordate che le persone timide sono quelle che in genere si interessano di più del lavoro e che lo fanno con maggiore dedizione, perché temono il giudizio degli altri e le brutte figure: è prevalentemente a loro che vanno dunque affidati dei compiti di responsabilità;
5. Cercare di essere sempre natural nei rapporti con queste personei; non mettere in evidenza le altrui difficoltà, né nascondere le proprie se ce ne sono. In ogni caso, sdrammatizzare.

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Dr. Giuliana Proietti
Clinica della Timidezza

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