Generazione Virtuale, relazioni sociali e matrimonio

Nella generazione V, (V sta per virtuale), alcuni aspetti, come l’età, il genere sessuale, la classe sociale e il livello economico di appartenenza, non hanno più alcun significato. Questo non significa che abbiamo finalmente raggiunto un obiettivo di pace e di livellamento sociale fra esseri umani, ma che sono cambiati i parametri di riferimento. Per la generazione V ciò che soprattutto vale è la competenza , la motivazione e la capacità di apprendere velocemente. A 10 anni infatti ci sono già molti bambini che possono insegnare molto ai propri genitori o a persone ancora più anziane, o più colte in altri settori, o più agiate.

Allo stesso modo, una persona con poche abilità sociali e quindi nella vita reale piuttosto emarginata, può diventare un eroe degno del massimo rispetto su World of Warcraft o Second Life. L’opportunità di guadagnarsi, anche se in modo virtuale, reputazione , prestigio, potere sociale, non possono che spingere questo genere di persone verso la competenza informatica e la cyber-realtà.

Secondo uno studio (Gartner, 2007), il 2% degli americani nel 2015 saranno perfino sposati, nel mondo virtuale. Naturalmente si sposeranno i loro avatars, cioè le immagini che li rappresentano nei giochi on line, con altre immagini simili. Questi saranno dunque i matrimoni e le unioni di fatto che riguarderanno la generazione V? Chi vivrà vedrà: noi intanto continuiamo a discutere di pacs, dico, ecc. ecc.

 

Dr. Walter La Gatta
Clinica della Timidezza

 

Lascia un commento