I pregiudizi non pagano

Quando si devono prendere decisioni complesse, si fa spesso ricorso ai propri pregiudizi. Le persone sono dunque pronte anche a sacrificare qualcosa, pur di tenere fede alle proprie convinzioni.

In un esperimento è stato chiesto a dei volontari di scegliersi un compagno per un gioco a quiz nel quale dovevano essere soci. I partecipanti avevano modo di leggere i profili di potenziali partners i quali descrivevano il livello culturale, il Q.I., la loro esperienza precedente nel gioco. Al profilo era attaccata una foto di una persona magra e di una persona in sovrappeso.

I soggetti dell’esperimento dovevano dichiarare quale, fra i due potenziali partners, avrebbero preferito per il gioco. I ricercatori hanno così scoperto che essi erano disponibili a perdere ben 12 punti del quoziente di intelligenza del partner pur di avere come socio/a una persona magra. Allo stesso modo, in un esperimento similare, si è visto che le persone erano disponibili a perdere il 22% del loro salario, pur di avere un capo di sesso maschile.

C’è un prezzo che paghiamo ai nostri pregiudizi e di cui spesso non siamo nemmeno consapevoli, ha detto Eugene Caruso che ha condotto questa ricerca presso la University of Chicago.

“Se, per giocare ti prendi un compagno meno intelligente, purché magro e se sul lavoro rinunci a parte del salario, pur di avere un capo maschio, l’unica persona che viene veramente discriminata sei proprio tu” fanno giustamente osservare i ricercatori, a conclusione del loro studio.

Fonte: Scientific American

Dr. Walter La Gatta
Clinica della Timidezza

 

 

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