Il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD) e la light therapy

Il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD) e la light therapy

Saluto del Centro Italiano di Sessuologia

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Il Seasonal Affective Disorder (SAD), o disturbo affettivo stagionale, è una forma di depressione che si manifesta principalmente nei mesi autunnali e invernali, quando le ore di luce si riducono sensibilmente. Questo disturbo si presenta con sintomi simili alla depressione clinica, ma il suo ciclo stagionale lo distingue come una condizione a sé. Cerchiamo di saperne di più.

Il SAD è indicato nel DSM-5?

No. Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), il SAD non è considerato un disturbo autonomo, ma è riconosciuto come un “andamento stagionale” che può accompagnare disturbi dell’umore come la depressione maggiore o il disturbo bipolare.

Quali sono i sintomi del SAD?

I sintomi del SAD riguardano una sensazione persistente di tristezza e disperazione, perdita di energia, aumento del bisogno di sonno, difficoltà di concentrazione, riduzione dell’interesse per attività un tempo piacevoli e isolamento sociale. A questi si aggiungono spesso cambiamenti nell’appetito, con una particolare predilezione per carboidrati e zuccheri, che può portare a un aumento di peso. Questi sintomi tendono a presentarsi in modo ciclico, con un miglioramento durante i mesi primaverili ed estivi.

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Il SAD può manifestarsi anche nei mesi estivi?

Si. Il SAD può anche manifestarsi, sebbene più raramente, nei mesi estivi, presentando sintomi più in linea con l’ansia, come insonnia e perdita dell’appetito.

Quali sono le cause e i meccanismi psicobiologici?

La causa esatta del SAD non è ancora del tutto compresa, ma vi sono alcune ipotesi ben fondate su come il cambiamento stagionale possa influenzare il sistema psicobiologico. Esse sono:

1. Riduzione della luce solare: La diminuzione delle ore di luce solare nei mesi autunnali e invernali incide sulla produzione di serotonina, un neurotrasmettitore associato alla regolazione dell’umore. Livelli ridotti di serotonina possono contribuire all’insorgenza dei sintomi depressivi.

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2. Produzione di melatonina: La minore esposizione alla luce influisce sulla produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Nei mesi invernali, la produzione di melatonina può aumentare, causando una sensazione di stanchezza e letargia.

3. Alterazioni del ritmo circadiano: Il ritmo circadiano, che agisce come un orologio biologico interno, può essere alterato dal cambiamento stagionale, causando un “disallineamento” che influisce negativamente sull’umore.

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Che fare?

Questi sono i consigli: anche d’inverno, continuare ad uscire, non chiudersi in casa, esporsi alla luce naturale almeno per un’ora al giorno. In casa, lasciare entrare il più possibile la luce naturale, tirare le tende, aprire le finestre ecc.

Un altro trattamento oggi utilizzato è la “light therapy” (o luce-terapia) che prevede l’uso di una speciale “scatola della luce” che emette una luce intensa, solitamente di circa 10.000 lux, per simulare la luce solare. La luce artificiale regolarizza i livelli di serotonina e melatonina, i neurotrasmettitori che influenzano l’umore e il ciclo sonno-veglia, aiutando a ridurre i sintomi depressivi tipici del SAD.

Dr. Walter La Gatta

STUDIO DI PSICOLOGIA - PSICOTERAPIA - SESSUOLOGIA

Terapeuti di Clinica della Timidezza



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Foto di Andrea Piacquadio

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