La fobia sociale in breve

La fobia sociale, secondo il DSM IV, il manuale diagnostico degli psichiatri, è un disturbo d’ansia, caratterizzato dalla paura di essere al centro dell’attenzione o di comportarsi in modo imbarazzante o umiliante nelle situazioni sociali.

Ciò che più si teme è incontrare gente, parlare in pubblico, frequentare luoghi dove si possono incontrare altre persone. Questa paura porta le persone affette dal disturbo ad evitare le situazioni temute, rinunciando lentamente ad avere una propria vita sociale, con conseguenze negative, sia nella sfera affettiva che nella carriera, prima scolastica e poi lavorativa.

Chi si sente così a disagio con gli altri può inoltre pensare di risolvere i propri problemi di timidezza ricorrendo all’uso di sostanze (alcolici, ecstasy, cocaina, psicofarmaci ecc.)per sembrare più a proprio agio con sé stesso/a e più brillante in società.

La fascia d’età più interessata a questo tipo di fobia è quella dei giovanissimi e tra i due sessi ne sono maggiormente colpite le donne, il che dimostra che quest’ansia è strettamente legata anche all’esperienza sociale, la quale permette di acquisire determinate abilità, che poi possono essere sfruttate a proprio vantaggio. Spesso i soggetti che soffrono di fobia sociale sviluppano anche altro tipo di fobie, come ad esempio l’ereutofobia, o paura di arrossire, disturbi gastrointestinali, fame d’aria, sudorazione, senso di depersonalizzazione ecc.

Dr. Giuliana Proietti

CdT

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