La solitudine è pericolosa e fa male alla salute

La solitudine è pericolosa e fa male alla salute

Dr. Walter La Gatta

Uno studio, pubblicato questa settimana sulla rivista Heart dimostra che la solitudine e l’isolamento sono gravi fattori di rischio per ictus e malattie cardiache, come lo sono l’ansia o un lavoro stressante. I risultati aprono un dibattito su come la società e la comunità medica dovrebbero rispondere allo stato di solitudine delle persone: come si potrebbe intervenire, visto che lo stile di vita solitario comporta gravi rischi per la salute e la longevità?

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La solitudine e l’isolamento, infatti al pari della mancanza di attività fisica e dell’obesità, sembrano essere fattori di rischio molto significativi per la salute di una persona che manca di relazioni e di una rete sociale di sostegno.

I fattori di rischio possono essere suddivisi in tre categorie:

  • Comportamentali: comportamenti  a rischio legati alla solitudine e all’isolamento, tra cui l’aumento del comportamento sedentario e del fumo;
  • Psicologici: la solitudine è sempre legata ad un calo dell’autostima, alla depressione e all’insonnia
  • Fisiologici: isolamento e solitudine comportano una risposta immunitaria ridotta e una più elevata pressione sanguigna.

Il nuovo studio, condotto dalla Dr.ssa Nicole Valtorta, che lavora presso il Dipartimento di Scienze della Salute, Università di York, nel Regno Unito, si è concentrato specificamente sullo studio del legame tra carenza di relazioni sociali e incidenza di malattia coronarica e ictus, due condizioni che sono la principale causa di di malattia nel mondo occidentale. Tra studi precedenti e nuovi dati, il campione esaminato ha riguardato 181.000 individui.

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Risultati: La solitudine e l’isolamento sociale hanno provocato un aumento del 29% dei casi di malattia coronarica e un aumento del rischio del 32% di ictus.

L’articolo pubblicato su Heart contiene un editoriale, scritto dal Dr. Julianne Holt-Lunstad e dal dottor Timothy Smith della Brigham Young University, i quali, alla luce dei dati di questo studio, sostengono che la solitudine dovrebbe diventare parte della formazione medica ed essere inserita nelle linee guida ufficiali per la valutazione del rischio. L’editoriale pone particolare attenzione al ruolo della tecnologia nel mondo moderno ed i due medici si chiedono se le interazioni sociali permesse dai social media potrebbero (o meno) essere una soluzione per queste persone e per la loro salute. Ulteriore ricerca è sicuramente necessaria, ma intanto il messaggio da portare a casa, scrivono, è che la solitudine è un problema sempre più evidente per la salute pubblica, perché altera il funzionamento del sistema immunitario.

Dr. Walter La Gatta

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Fonte:

Loneliness increases risk of heart disease and stroke,  Medical News Today

 

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