Nuovo studio sulla fobia sociale

L’ansia sociale (o fobia sociale) è il disturbo psichiatrico più frequente dopo la depressione e la dipendenza da alcol. Negli Stati Uniti interessa circa 5 milioni di persone ogni anno. La maggior parte di chi soffre di questo disturbo ha meno di 25 anni.

La fobia sociale è un problema particolarmente sentito durante gli anni della scuola, dal momento che si è esposti quotidianamente a situazioni sociali particolarmente stressanti.

In uno studio, l’ Assistant Professor di psicologia Thomas Rodebaugh, insieme a Tejal Jakatdar, Anna Rosenberg e Richard Heimberg della Temple University di Philadelphia, ha chiesto a 40 studenti di raccontare, scrivendola, una situazione stressante vissuta negli ultimi tempi.

Un gruppo aveva la possibilità di scrivere liberamente l’esperienza stressante in 25 minuti, l’altro gruppo poteva rispondere a domande già predisposte in un questionario, fra cui ad esempio “non piaccio a nessuno”.

La conclusione di Rodebaugh è che se per alcune persone poter parlare liberamente delle proprie esperienze ha l’effetto di diminuire lo stress, per altre può essere del tutto controproducente. E allora, si è chiesto il gruppo dei ricercatori, durante le psicoterapie è meglio permettere al paziente di rievocare liberamente le situazioni più stressanti o è meglio guidare questo racconto in modo strutturato?

Secondo il gruppo di ricerca seguire un percorso strutturato dà al paziente una maggiore fiducia nel lavoro terapeutico e fa ottenere migliori risultati. Lo studio è stato pubblicato lo scorso Novembre nel giornale Behavioral Research and Therapy.

Fonte: Student Life

Dr. Walter La Gatta
Clinica della Timidezza

 

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