Perché piacciono i videogames?

Perché piacciono i videogames?


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Deve esserci un motivo per cui milioni di persone in tutto il mondo trascorrono ore e ore della giornata giocando ai videogiochi… Perché piacciono i videogames? In genere si pensa subito all’idea di “evasione” che essi rappresentano, in quanto permettono alle persone di allontanarsi dalla banalità della loro realtà, ma questa non è l’unica spiegazione. 

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Alcuni studi pubblicati anni fa su Motivation and Emotion mostrano che ciò che spinge le persone a giocare ai videogames è che dopo le sessioni di gioco essi dicono di sentirsi meglio, a causa delle grandi soddisfazioni che ricevono dalle sfide virtuali.

Il gioco, infatti, permette di entrare in un mondo alternativo, spesso più fantastico o accattivante del proprio, con regole nuove e spesso senza le limitazioni che si possono incontrare nella vita reale. 

La società di ricerca di Scott Rigby Immersyve ha raccolto anni di dati sui consumatori di videogames e condotto vari studi con l’obiettivo di spiegare i bisogni umani relativi a questo tipo di gioco, concludendo che esso risponde a tre esigenze psicologiche.

  1. La competenza . I giocatori amano sentirsi bravi in ​​qualcosa e sentirsi riconosciuti per questo. Vogliono sapere di aver padroneggiato una situazione e di poter progredire e raggiungere altri obiettivi. Questo è vero anche nella vita reale e si manifesta nel desiderio di seguire un percorso professionale, ottenere una promozione, cambiare lavoro, intraprendere un nuovo hobby, imparare qualcosa di nuovo. I giochi rispecchiano tutto questo: forniscono sfide con vari gradi di difficoltà, con chiare linee di progressione.
  2. L’ autonomia , o il desiderio di indipendenza. I giocatori desiderano avere il controllo delle loro azioni e delle situazioni in cui interagiscono. Questo non è sempre facile nella vita reale, dal momento che molte cose possono accadere al di fuori del nostro controllo e questo può essere frustrante. Il gioco rende più facile l’autonomia.
  3. La relazione.  Il multiplayer, e in particolare, i giochi online di massa, forniscono questa relazione in modo molto diretto, ma la ricerca di Immersyve suggerisce che ci si può relazionare, in modo virtuale, anche con i personaggi di fantasia all’interno del gioco.
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Walter La Gatta
psicologo psicoterapeuta sessuologo
ANCONA TERNI FABRIANO CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
Tecniche di Rilassamento e Ipnosi

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Quali sono i pericoli?

Il pericolo maggiore è che i giocatori possano arrivare a trascurare i loro bisogni psicologici nella vita reale e cercare soluzioni in un mondo di fantasia. Invece di cercare di acquisire competenza, autonomia e relazioni nella vita reale, si può cercare tutto questo nel gioco, per evitare la vita. 

Ci sono anche effetti positivi dei videogames?

Si, ci sono anche comprovati effetti positivi del gioco . Essi possono infatti migliorare le capacità cognitive.

In conclusione, come devono essere considerati i videogames?

In conclusione, si può dire che i videogames sono giochi sempre più sofisticati, che permettono di vivere sfide che nella vita reale non sono possibili e dunque danno grande soddisfazione, anche perché permettono di raggiungere obiettivi sempre più difficili, passando da un livello all’altro, con una chiarezza nel riconoscimento delle proprie competenze che nella vita reale è pressoché impossibile.

Resta il fatto che sono pericolosi, in quanto nelle persone già poco socievoli o che soffrono di ansia sociale, possono apparire come dei sostituti alla vita reale, peggiorando le attitudini sociali dei soggetti e le loro sindromi ansiose e fobiche.

Dr. Walter La Gatta

Saluto del Centro Italiano di Sessuologia

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