Sono una ragazza appena trentenne, ho deciso di cambiare città da poco, sono nata e cresciuta al Sud Italia. Dopo la laurea, a seguito di numerose esperienze negative frutto anche di proposte decisamente indecenti che mi sono state rivolte nella mia città da parte di alcuni professionisti, ho seguito il cuore e mi sono trasferita al Nord, dove il mio ragazzo insegna.
Vi scrivo per un problema che mi tormenta e vorrei da voi un consiglio su come risolverlo: ogni qual volta mi sento a disagio, penso di non essere all’altezza o semplicemente ho una discussione con il mio ragazzo o con i miei familiari, piango.
Spesso mi vergogno di questo mio difetto, perchè non vorrei dimostrarmi insicura, ma non riesco a trattenere le lacrime.
eppure avrei molti motivi per non piangere, però a volte piangere rappresenta quasi una valvola di sfogo, come se le mie emozioni venissero fuori con il pianto. Però a chi mi sta accanto dà fastidio, mi viene detto che ho la lacrima facile, che non sono forte che non so sostenere una discussione senza piangere e che sembro una bambina. A volte mi sento molto sola, penso che non so se sarò in grado di costruirmi un futuro lavorativo con una situazione economica stabile, visto che fin ora ho sempre fatto sacrifici per laurearmi e trovare lavoro, così le lacrime vengono giù da sole.
Probabilmente le lacrime derivano da un forte stato di stress, ma anche da una sorta di delusione che lei prova nel sentire che le altre persone, a lei care, la pensano diversamente da lei. Da questo punto di vista dunque sono abbastanza sicuro che, nella sua professione, questa cosa che le capita e che tanto la preoccupa, non le accadrà.Il consiglio che posso darle è quello di migliorare la sua assertività, cioè imparare a difendere le proprie idee e i propri progetti, ma senza mettersi in conflitto con gli altri. Si tratta di una serie di strategie che si basano sulle capacità di analisi, mediazione, comunicazione, gestione dello stress, tolleranza alle frustrazioni.
E’ vero, come le dicono, che queste cose succedono ai bambini, ma possono succedere anche alle persone adulte che ancora non hanno avuto modo di rafforzare il proprio carattere e di apprendere le competenze relazionali di cui le parlavo.
Provi dunque a comprarsi dei libri di auto-aiuto e a mettere in pratica i consigli che vi troverà. Se può, faccia anche qualche seduta con un terapeuta che possa aiutarla nel potenziamento dell’autostima e nella gestione dello stress.
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