Le ragazze che si ubriacano e la violenza sessuale
Saluto del Centro Italiano di Sessuologia
Il livello in cui le ragazze consumano l’alcol è correlato alla loro possibilità di essere vittime di molestie sessuali.
L’alcol è infatti considerato una “droga per lo stupro”: la più facilmente reperibile, la più economica. Tuttavia, è importante capire che l’unica persona da incolpare per una eventuale violenza sessuale su una ragazza ubriaca è l’autore. Indipendentemente da quanto una persona possa essere ubriaca, infatti, non è mai colpa sua se viene aggredita sessualmente.
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Una persona, infatti, non è in grado di dare il consenso se è sotto l’effetto di alcol o droghe. Questo vale anche per una persona svenuta, o una persona disabile, impossibilitata a esprimersi.
Se non si è sicuri che la ragazza sia abbastanza sobria da acconsentire al rapporto sessuale, è meglio “andare sul sicuro” ed evitare qualsiasi attività sessuale.
Cosa significa che la ragazza deve poter esprimere il suo consenso?
Significa che una persona è in grado di consentire alla partecipazione a una particolare attività. L’attività sessuale consensuale significa che tutte le persone coinvolte hanno accettato attivamente ciò che stanno facendo, senza essere state forzate, costrette o sotto l’influenza di alcol e/o droghe. Senza questo accordo verbale attivo, qualsiasi attività sessuale è considerata violenza sessuale.
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Alcune cose da sapere:
- Sì significa sì. Il consenso non è l’assenza di un no. È la presenza di un’espressione chiara, affermativa, di interesse e desiderio. Il consenso deve essere reciproco.
- Droghe e alcol influiscono sul processo decisionale e offuscano il consenso. Quando ci sono di mezzo droghe e alcol, non è possibile ottenere un chiaro consenso. Una persona ubriaca non può dare il suo consenso.
- Il consenso deve essere chiaro. Il consenso è più che non sentire la parola “no”. Un partner che non dice nulla non è la stessa cosa di un partner che dice “sì”. Non basta fare affidamento sul linguaggio del corpo, sulle interazioni sessuali passate o su altri segnali non verbali. Non si deve mai dare per scontato di avere il consenso. Nel dubbio, chiedere, ma sempre se la persona è in grado di poter rispondere.
- Il consenso può essere una cosa piacevole. Il consenso non deve essere qualcosa che “rovina l’umore”. In effetti, un consenso chiaro ed entusiasta può migliorare le interazioni sessuali. Non solo consente di sapere che il proprio partner è a proprio agio, ma consente anche a entrambi i partner di esprimere chiaramente ciò che vogliono.
- Il consenso è specifico. Se una ragazza acconsente a una serie di attività sessuali, questo non significa che dia il consenso anche per altri atti sessuali. Allo stesso modo, se un partner ha dato il consenso all’attività sessuale in passato, ciò non significa automaticamente che lo vorrà ancora dare. Il consenso può essere revocato in qualsiasi momento: una ragazza che ha detto si può sempre cambiare idea.
Se chiedere il consenso e discutere di sessualità con il/la partner sembra troppo scoraggiante o imbarazzante, allora non significa che non si è pronti per avere un rapporto sessuale consapevole.
Dr. Walter La Gatta
Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta sessuologo.
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