Non vuole che cresca timido come lei – Consulenza online

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Consulenza online Walter La Gatta

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mi chiamo roberta ho un figlio di 14 anni molto timido e x via del suo carattere tra noi nascono molti contrasti anhe xkè io sn timida e nn accetto il fatto ke lui cresca come me xkè la timidezza ti fa soffrire. frequenta il calcio ma nn vedo dialogo con i suoi compagni così come a scuola o con i vicini di casa senza parlare delle ragazze cerco di spronarlo forse nel modo sbagliato e quando vedo ke lui si rifiuta di socializzare quasi lo obbligo x rabbia insistendo a stare insieme agli altri ma capisco ke sto sl peggiorando la situazione .ho bisogno di un suo consiglio xkè x me sta diventando un kiodo fisso da risolvere. grazie


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Gentilissima Roberta,

Non possiamo completamente prevedere quali saranno gli esiti del suo stile educativo, ma di una cosa possiamo essere quasi certi: suo figlio non migliorerà minimamente le sue abilità sociali, con interventi come quelli descritti, e semmai peggiorerà. Il consiglio è quello di cambiare completamente rotta: suo figlio non va sgridato per la sua timidezza, ma incoraggiato con parole gentili, dolci, comprensive.

Va premiato ogni volta che riesce in un compito difficile ed incoraggiato a parlare con lei dei suoi momenti di disagio, che lei dovrebbe ascoltare senza esprimere giudizi e ancor meno critiche, ma cercando di lasciarlo parlare, in modo da chiarirsi le idee su quali sono i problemi e quali, eventualmente, le soluzioni.

Lei dovrebbe aiutarlo e sostenerlo in questo compito. Dovrebbe suggerirgli degli obiettivi da raggiungere, di difficoltà crescente, a partire da qualcosa che è pienamente alla sua portata, fino a cose sempre più difficili, che però vengano premiate ogni volta che vengono raggiunte. Per “premio” non intendo necessariamente un regalo o dei soldi, ma gratificazioni, abbracci, coccole, permessi speciali, possibilità di fare qualcosa che desidera molto, ecc.

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Tutto, naturalmente, commisurato ai suoi sforzi e al suo impegno, nel cercare ogni giorno di migliorarsi. Possono essere utili dei libri di auto-aiuto per cercare di fargli capire quali sono i suoi punti di forza (particolari qualità personali – esempio attitudine per la musica, per le lingue, per il disegno ecc.) e cercare di utilizzarli ogni giorno, per migliorare la propria autostima. (Ci sono anche dei libri di auto-aiuto per genitori in difficoltà).

La vostra casa dovrebbe essere sempre (o spesso) piena di gente, dovreste essere voi genitori (e non solo la mamma, visto che il ragazzo ha bisogno di identificarsi, specie a questa età, in una figura maschile) per primi a dare l’esempio su cosa significa avere delle buone capacità sociali, invitando persone e partecipando ad inviti, feste, riunioni, incontri.

Mi rendo conto che è sicuramente un compito difficile per un genitore timido, ma potrebbe essere questa l’occasione giusta per vedere uno psicologo e farsi aiutare: migliorando la propria confidenza col ruolo genitoriale, potrà migliorare anche il presente ed il futuro di vostro figlio.

Cordiali saluti, molti auguri e, soprattutto, buon lavoro!

Dr. Walter La Gatta

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