I timidi sanno leggere meglio le espressioni facciali
Le persone timide possono essere riluttanti a guardare gli altri negli occhi, ma quando si tratta di comprendere lo stato d’animo delle persone, essi mostrano una capacità superiore nel riconoscere le espressioni facciali.
Questi i risultati di un nuovo studio, che ha interessato studenti timidi in età di college, ha mostrato che essi sapevano riconoscere le emozioni di tristezza e paura meglio di chi non si riteneva timido.
I risultati sono stati sorprendenti, ha detto la ricercatrice Laura O’Haver Graves, studentessa di dottorato presso la Southern Illinois University a Carbondale, dato che studi precedenti avevano trovato che le persone timide tendono invece a fraintendere le espressioni facciali. Tuttavia, va detto che lo studio precedente era stato eseguito prevalentemente sui bambini, e che la capacità di riconoscere le espressioni facciali può cambiare con l’età.
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I nuovi risultati danno dunque una svolta positiva ad una caratteristica che era considerata in modo sfavorevole per i timidi.
Graves O’Haver ha analizzato le informazioni date da 241 studenti universitari (età media di 19 anni) che si erano sottoposti ad un sondaggio online. Ai partecipanti sono state mostrate 110 immagini di volti e si è chiesto loro di identificare l’espressione del viso rappresentata in ogni immagine (felicità, tristezza, rabbia, paura, sorpresa, disgusto e espressione neutra.)
Per determinare il loro livello di timidezza, ai partecipanti è stato chiesto se certe affermazioni fossero vere per loro, come ad esempio “Mi sento teso con persone che non conosco bene,” “Ho difficoltà a chiedere informazioni,” e “Mi sento a disagio alle feste”.
Nel complesso, i partecipanti sono stati in grado di identificare le espressioni facciali abbastanza bene, con un tasso dell’81 per cento di precisione. I più timidi sono stati però più precisi nell’identificare le espressioni facciali di tristezza e di paura rispetto a coloro che avevano un basso livello di timidezza.
Alla domanda su come si sentivano durante lo studio, le persone timide hanno avuto una maggiore probabilità di essere in uno stato d’animo negativo. Ciò potrebbe, in parte, spiegare i risultati, perché gli studi hanno scoperto che le persone di cattivo umore tendono a vedere le cose in una luce negativa, “un po’ il contrario di vedere la vita con gli occhiali rosa”, ha detto Graves O’Haver.
Walter La Gatta
psicologo psicoterapeuta sessuologo
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E ‘ possibile anche la capacità di riconoscere le espressioni facciali di tristezza e paura possa spiegare meglio il comportamento della persona timida, ipotizza la ricercatrice: se le persone timide vedono le emozioni negative sui volti delle persone in misura maggiore degli altri, ciò può portare la persona a non sentirsi a suo agio e ad evitare, ad esempio, lo sguardo altrui.
Tuttavia, lo studio mostra solo una associazione, senza spiegare il rapporto causa-effetto: si diventa più timidi perché si avvertono meglio queste emozioni nelle espressioni altrui o questa capacità di interpretare le emozioni negative è uno dei punti di forza che la timidezza porta con sé? Su questo, per il momento, non c’è risposta.
Graves O’Haver ha presentato i suoi risultati questo mese, al meeting dell’American Psychological Association a Orlando, in Florida.
Dr. Walter La Gatta
Saluto del Centro Italiano di Sessuologia
Fonte:
Shy people are better at reading facial expressions, NbcNews
Immagine:
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Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta sessuologo.
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