Esame di maturità: come prepararsi

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L’esame di maturità rappresenta un momento cruciale nella vita di ogni studente. Prepararsi adeguatamente è essenziale per affrontare con serenità e sicurezza questa importante prova. Ecco una guida pratica per aiutarti a organizzarti al meglio.

Qual è il modo migliore per prepararsi a un esame di maturità?

La risposta, sul piano razionale, non può che essere questa: frequenta regolarmente la scuola, studia, ripeti e 
impegnati costantemente dall’inizio alla fine dell’anno scolastico, non solo quando ti devi preparare per le interrogazioni. Seguendo queste semplici regole, teoricamente dovrebbe andare tutto bene… Questi però sarebbero i suggerimenti più ovvii, se vivessimo in un mondo ideale in cui fosse sempre possibile fare sempre e tutto nel modo migliore.

Cerchiamo allora di capire cosa fare negli ultimi giorni che rimangono, per prepararsi al meglio.

  • Prima cosa: comprendere il proprio livello di preparazione

Per andare in un qualsiasi luogo dobbiamo anzitutto capire da dove partiamo, per avere un’idea della strada da percorrere. Per prima cosa, dunque, è importante capire quale è il proprio livello di preparazione. E’ importante non mentire a se stessi: se ci si rende conto di non essere preparati a sufficienza, perché durante l’anno si è studiato poco, si deve essere consapevoli del fatto che, per prepararsi bene, occorrerà fare uno sforzo maggiore.

  • Pianificare il tempo da dedicare allo studio

E’ importante pianificare in modo realistico il tempo dello studio. Creare un efficace piano di studio significa distribuire le ore necessarie per la preparazione su quanti giorni sono disponibili. Se il numero di ore per giorno fosse abbastanza impegnativo, è d’obbligo inserire ogni due ore una breve pausa, allo scopo di rilassarsi e ricostituire le condizioni per il ritorno dell’attenzione, dal momento che questa non può essere tenuta costante per un eccessivo numero di ore.

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  • Dove studiare?

Se ci si vuole davvero concentrare sono da evitare i luoghi in cui si possono incontrare delle persone. Ad esempio, se tutti gli amici vanno a studiare in biblioteca, è d’obbligo non andare a studiare proprio lì. Stessa cosa se un gruppo di amici si trova a casa di qualcuno per studiare… Inutile dire che, anche con le migliori intenzioni, la concentrazione in questi casi è minima.

  • Domande-chiave

Per ogni materia, chiedersi quali sono le domande-chiave che qualsiasi professore farebbe, stenderne una lista dettagliata ed imparare bene le relative risposte. Se si volesse essere più analitici, questo lavoro potrebbe essere fatto per ogni capitolo del libro che si è studiato.

  • Tecniche di Studio

Per la memoria, il metodo più sicuro da utilizzare è il metodo dei “loci”. Si tratta di pensare alla piantina di un luogo conosciuto (ad esempio la propria casa, la scuola, le varie zone della palestra, ecc.) ed associare le informazioni a luoghi specifici, con una certa creatività, per facilitare la memorizzazione. Es. se la propria casa inizia con un ingresso, poi c’è il tinello, poi la cucina, ecc. e occorre ricordarsi la lista dei re di Roma, si può collocare Romolo all’ingresso, pensandolo come un perfetto cameriere che viene ad aprire la porta, Numa Pompilio lo si può mettere in tinello, mentre si chiede perché mai lo abbiano chiamato Numa, e Tullo Ostilio in cucina mentre prepara uno schifosissimo piatto per gli ospiti, in quanto “ostili”. Sembra un gioco, ma i migliori mnemonisti del mondo usano queste tecniche.

Programmare inoltre ripassi periodici per consolidare la memoria dei contenuti appresi.

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  • Gestione dello Stress pre-esame

Per stare più tranquilli usare le tecniche di rilassamento, come lo yoga e / o il training autogeno e fare attività fisica, distrarsi, dormire a sufficienza, almeno 7-8 ore a notte.

  • La prestazione

Se si viene interrogati è bene ricordare è che all’esame non basta sapere, ma occorre anche mostrare di sapere, e quindi avere un atteggiamento sicuro di sé.

Un secondo trucco è, se si conosce bene l’insegnante, seguire il testo che ha consigliato, il suo programma, rispettare le sue priorità, studiare sui suoi appunti. In certi casi la cosa può essere piuttosto frustrante, ma non è certo questa l’occasione per approfondire i propri interessi, o per soddisfare le proprie curiosità.

  • Argomento a piacere

Sarebbe bello ricevere la richiesta di un argomento a piacere: è una cosa abbastanza rara, ma d’altra parte sarebbe inutile farsi prendere da un ingiustificato pessimismo, per cui prepararsi uno o più argomenti a piacere è sempre una buona idea.

  • Il giorno dell’esame

Non presentarsi a scuola con eccessiva tensione. E’ vero che l’esame di stato può essere la prima prova importante della vita, una sorta di patente per entrare a pieno titolo nel mondo degli adulti, è vero che può dare una grande soddisfazione veder premiati i propri sforzi con un bel voto, ma…

Visto da lontano, qualche decennio più tardi, tutti capiscono che quell’esame non contava poi molto e dunque non vale assolutamente la pena farsi prendere dall’ansia e dal panico.

Se si è sicuri di aver fatto del proprio meglio, impegnandosi a studiare con metodo e disciplina, il giorno dell’esame è quello in cui occorre cominciare a rilassarsi: tutto quello che si poteva fare è stato fatto ed i ripassi dell’ultimo momento lasciano il tempo che trovano. Ora quello che conta è stare tranquilli e credere nelle proprie capacità.

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  • Come proporsi all’esaminatore

La capacità di eloquio durante un esame vale spesso più dei contenuti di cui si parla: cercare dunque di ripetere sempre ad alta voce fino a sembrare il più naturali possibile; essere rilassati durante l’esposizione, sorridere, mostrarsi abbastanza sicuri di sé, stando bene attenti a non esagerare nel mostrare troppa sicurezza di sé. Un eccesso di sicurezza, infatti, così come un comportamento superficiale o delle battute fuori luogo, possono compromettere tutto il lavoro svolto. Evitare di essere arroganti.

  • Gestione dell’ansia durante l’esame

Niente paura, l’ansia, quando non è eccessiva, serve per creare la giusta tensione prima della propria prestazione, così come la corda di violino, che se non è tesa nella giusta misura emette suoni stonati.

Imparare a convivere con la propria ansia, senza lasciarsi spaventare dai sintomi che essa produce (palpitazioni, sudore, rossore) è possibile grazie a tante tecniche di rilassamento che aiutano a gestire l’ansia eccessiva.

Se non si conoscono le tecniche di rilassamento la cosa migliore da fare, prima dell’esame, è chiudere gli occhi e lasciarsi andare a 4-5 respiri profondi, pensando a una immagine di calma e di serenità.

In bocca al lupo!

Dr. Giuliana Proietti

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