Perché gli introversi rifiutano la leadership

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Ci sono alcune situazioni in cui un introverso può essere la persona migliore per occupare un certo ruolo lavorativo. Per esempio, perché in certi compiti è più qualificato dei suoi coetanei estroversi. Il problema però è che in genere la maggior parte degli introversi tende a rifiutare le opportunità di leadership, anche nei ruoli informali (si chiama “emergent leadership”, o “leadership emergente” l’atteggiamento di chi, al di là delle gerarchie ufficiali, si assume una responsabilità in un gruppo spontaneamente, in quanto sente di essere la persona più indicata per farlo).

Un nuovo studio, pubblicato su Personality and Individual Differences suggerisce che ciò potrebbe essere dovuto al fatto che gli introversi si aspettano di trovare i compiti e le situazioni di gruppo piuttosto spiacevoli,  il che li inibisce a mostrare il tipo di comportamento che sarebbe necessario per assumersi delle responsabilità nel proprio gruppo.

Andrew Spark e i suoi colleghi all’Università di Tecnologia di Queensland sostengono che potrebbe essere possibile incoraggiare gli introversi a temere di meno queste situazioni, portandoli a comprendere che non necessariamente il ruolo di leader sia occasione di stress e comunque un’esperienza sgradevole.

I risultati provengono da uno studio su quasi 200 studenti, i quali dapprima hanno completato un test di personalità e poi hanno svolto un compito di gruppo elaborato dalla NASA, che riguarda il decidere insieme le priorità per una più sicura sopravvivenza sulla luna. Prima di iniziare l’attività di gruppo, gli studenti hanno valutato quanto trovavano questo compito divertente, emozionante, spaventoso o stressante. Successivamente, i partecipanti al test sono stati valutati per i loro comportamenti all’interno del gruppo, durante il compito, in base a quanto “avevano influenzato le decisioni di gruppo” o “guidato la conversazione di gruppo”.

Come previsto, gli introversi hanno mostrato di avere una minore leadership emergente rispetto agli estroversi.
Inoltre, rispetto agli estroversi, essi sono stati piuttosto condizionati dalla credenza di provare emozioni e sensazioni negative durante l’attività di gruppo. Questi due fattori sembrano correlati: quando si tiene conto solamente delle differenze nelle aspettative negative dei partecipanti, si osserva che l’introversione non è più associata a un ritiro dalla leadership emergente.

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La metodologia dei ricercatori insomma non può dimostrare con chiarezza che le aspettative negative sono ciò che induce gli introversi ad astenersi dal mostrare il loro consenso ad assumere la leadership, ma i loro risultati sono coerenti con questa interpretazione.

Precedenti ricerche hanno mostrato che gli introversi trovano l’agire degli estroversi più spigliato e gradevoledi quanto loro possano fare, ma Spark e il suo team sostengono che gli introversi potrebbero imparare a godere dei comportamenti legati alla leadership più di quanto essi non credano. Infatti, se gli introversi imparassero a sviluppare strategie per prevedere una soddisfazione, e non solo uno stress, nell’assumere un comportamento di leadership emergente, essi sarebbero in condizioni di maggiore parità con gli estroversi nelle situazioni sociali rilevanti e potrebbero aspirare anche loro alla leadership, specialmente quando capiscono di essere le persone più indicate per farlo.

Dr. Giuliana Proietti

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Fonte:
Introverts may miss leadership chances because they overstimate how stressful it will be, Research Digest

Immagine:
Foto di Andrea Piacquadio

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