Niente sesso in Giappone, i giovani sono “erbivori”

Niente sesso in Giappone, i giovani sono “erbivori”


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In Giappone sembra che si stia perdendo il desiderio sessuale e questo dato causa un grave allarme sociale, visto che il Paese soffre già di un bassissimo tasso di natalità.

Il sesso, che era una volta una delle principali preoccupazioni dei giovani – spesso esclusiva – sembra non lo sia più. In un recente studio sono stati presi in esame 500 uomini di età compresa tra 20 e 34 anni che non avevano rapporti da un anno o più. E’ stato chiesto loro: “Desideri fare sesso?” “Niente affatto”, è stata la risposta, che ha riguardato il 22,4 per cento di loro, mentre “Non particolarmente”, lo ha risposto il 21,2 per cento. Come si vede, una percentuale molto alta di persone che non sembrano più attratte dal sesso. Come mai?

La paura del COVID-19 sembra abbia ben poco a che fare con questo, visto che il fenomeno è conosciuto almeno da molti anni. Japan Today fa il caso di un ingegnere di sistemi di 30 anni che chiama, sotto pseudonimo, Masato Kudo. Da bambino il ragazzo ha frequentato una scuola maschile ed è cresciuto con pochi contatti con le ragazze. Al college è stato colpito dalle starlette femminili proposte dai media, ma quale donna normale potrebbe offrirgli quello che offrono loro? Non desiderare una donna normale dunque, per Kudo, è solo un vantaggio.

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Dall’inizio del millennio, i giovani adulti giapponesi hanno apparentemente iniziato a perdere interesse per il sesso e le relazioni intime, un fenomeno noto come sekkusu-banare (letteralmente, “allontanarsi dal sesso”). I rapporti del 2010 e del 2015 rilasciati dal National Fertility Survey giapponese hanno mostrato che oltre il 40% dei giapponesi mai sposati di età compresa tra 18 e 34 anni non ha riferito di aver avuto rapporti eterosessuali. Gli analisti hanno pensato che la ragione di questo fenomeno sia dovuta alla cultura del lavoro giapponese, o alla stagnazione economica, se non alla diffusione dei videogiochi, per cui un uomo preferisce rinunciare ai rapporti intimi con una donna vera, per spupazzarsi l’eroina di un videogioco.

Secondo altro tipo di analisi, per gli uomini (ma non per le donne) il reddito e l’occupazione sembrano i principali fattori associati alla verginità, specialmente nella categoria di reddito più basso. Gli uomini hanno da 10 a 20 volte maggiori probabilità di essere vergini rispetto a coloro che appartengono alla categoria di reddito più alto. Inoltre, coloro che sono disoccupati o occupati a tempo parziale / temporaneo hanno rispettivamente otto e quattro volte maggiori probabilità di essere vergini, rispetto a coloro che hanno un’occupazione regolare. In altre parole, non sarebbe una vera mancanza di interesse, ma un problema causato dalla mancanza di denaro e dallo status sociale precario.
Il confine tra causa ed effetto è piuttosto sfocato. Probabilmente, tutte le ipotesi rappresentano un certo grado di verità. I media si sono concentrati su argomenti che facevano presa sul pubblico, parlando della ascesa dei sōshokukeidanshi (“uomini erbivori”) cioè coloro che si astengono dal perseguire attivamente relazioni sessuali, così come dei servizi di flirt organizzati rivolti alle donne e lezioni di nudo che miravano a familiarizzare gli uomini inesperti con la forma femminile.Nel 2010, fece molto parlare un sondaggio pubblicato dalla Japanese Association for Sex Education Research Journal, il quale rivelò che il 40,8% (dal 34,6% nel 2006) dei matrimoni in Giappone poteva essere classificato come “asessuato”, con persone che si coinvolgevano nei rapporti sessuali meno di una volta al mese, nonostante non soffrissero di alcun problema di salute.
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Tra le ragioni principali che le coppie sposate citano per non avere rapporti sessuali, è che dopo la nascita dei figli il sesso può diminuire notevolmente, creando un’abitudine all’astensione dai rapporti. Circa 1 coppia su 5 afferma di vedere semplicemente il sesso come un fastidio, un piccolo numero cita la mancanza di spazi privati, perché gli anziani o i bambini spesso dormono in stanze attigue, con pareti sottilissime. Alcuni affermano di essere troppo stressati dal lavoro, altri hanno “cose ​​più divertenti da fare”.

C’è anche una tendenza tra le coppie sposate giapponesi a provare avversione al sesso con il proprio coniuge perché hanno iniziato a sentire la relazione come quella che si può avere con un parente / fratello e di conseguenza non possono più vedere il proprio coniuge come un partner sessuale.

I Giapponesi non amano essere etichettati come “erbivori” e rispondono che il problema viene molto enfatizzato per quanto riguarda il Giappone, ma anche nel resto del mondo il fenomeno non è sconosciuto:  nel Regno Unito è stata segnalata una diminuzione dell’attività sessuale , così come negli Stati Uniti e in  Germania.  Storie di asessuata solitudine stanno in realtà iniziando ad emergere ovunque.

Dr. Walter La Gatta

Saluto del Centro Italiano di Sessuologia

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Walter La Gatta
psicologo psicoterapeuta sessuologo
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Tecniche di Rilassamento e Ipnosi

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