L’effetto disinibizione online
A differenza della comunicazione in presenza, l’ambiente online non offre segnali sociali (espressioni facciali, tono della voce, gesti) per indurci alla moderazione o darci indicazioni sull’inadeguatezza o l’offensività delle parole utilizzate nelle interazioni virtuali. La natura asincrona di queste relazioni, l’nvisibilità dell’interlocutore porta le persone a esprimersi come se stessero parlando a se stesse, senza modulare e senza filtrare le parole.
In questo consiste il Disinhibition Effect online (Suler, 2004): la scomparsa delle inibizioni date dal rispetto di un comportamento educato, attraverso l’autocoscienza, la preoccupazione per gli altri, l’ansia, la timidezza e altre inibizioni personali e segnali sociali che regolano il comportamento sociale.
Nei contesti online, dove le norme di comunicazione e comportamento sono meno chiare o per niente presenti, ci si sente maggiormente “disinibiti”.
Walter La Gatta
psicologo psicoterapeuta sessuologo
ANCONA TERNI FABRIANO CIVITANOVA MARCHE E ONLINE
L’effetto disinibizione comprende un continuum di comportamenti online che vanno da positivo e prosociale a estremamente negativo e offensivo. Sul lato positivo, le persone timide possono comunicare meglio di quanto facciano in un ambiente faccia a faccia. Nelle chat, ad esempio, si può essere maggiormente riflessivi, in quanto occorre formulare dei pensieri che vanno poi scritti, modificando le parole e le affermazioni fino a che non sembrano adeguate a ciò che si desidera comunicare.
Ad esempio, è sicuramente più facile rivelare a qualcuno un segreto inconfessabile, o dettagli di vita imbarazzanti, in una chat piuttosto che a voce. Tali auto-rivelazioni fra sconosciuti consentono talvolta di stabilire una relazione intima molto più profonda e immediata rispetto a quanto si potrebbe fare nella comunicazione faccia a faccia della vita reale.
L’effetto disinibizione online inoltre offre la possibilità di esprimersi anche a persone che non riescono a comunicare come vorrebbero nel mondo reale: ad esempio persone introverse, timide, fobiche o anche individui con un udito compromesso, che faticano a fare una normale conversazione.
Guardando le cose sul piano negativo e antisociale, i soggetti online possono essere apertamente maleducati, razzisti, sessisti e omofobi. Possono cadere nel “cyberbullismo” e causare offese e danni sociali, per non aver saputo moderare le proprie parole. I comportamenti antisociali causati dalla disinibizione online si realizzano su varie piattaforme, come nei commenti ai siti Internet o nelle pagine dei social.
A13
L’anonimato ha l’effetto di far sentire una persona come un personaggio di fantasia: tutto può apparire facile da dire o da fare e non vengono considerate le conseguenze di ciò che si è scritto. In queste comunicazioni manca inoltre l’importante fattore dell’empatia ed è in effetti difficile comprendere cosa potrebbe provare realmente la persona interessata, o gli altri utenti del web, leggendo i messaggi di odio vomitati sul web. Sia l’anonimato che il deficit di empatia rendono più difficile percepire gli altri online come persone reali che provano sentimenti e possono soffrire per un’accusa ingiusta, per un insulto, per la pubblicazione di suoi segreti online.
Kahneman (2011) chiama “Sistema 1” o pensiero “veloce” il pensiero reattivo, istintivo, di fronte a uno stimolo che provoca una qualche emozione. Il pensiero di “Sistema 2″ è invece più lento, più deliberato e più logico. Il pensiero veloce può portare all’espressione di sentimenti sinceri o a commenti rabbiosi reattivi. Unendo il pensiero istintivo alla facilità fisica della comunicazione online e alla sua istantaneità, si comprendono gli effetti e la portata dell’effetto di disinibizione online, che si esprimo principalmente in maleducazione e bullismo.
Purtroppo su Internet c’è anche l’effetto-contagio: quando qualcuno inizia a fare commenti maleducati, gli altri utenti online tendono a mantenere lo stesso tono e ad adeguarsi allo stile della conversazione, in modo conformistico, arrivando a dire cose che nella vita reale mai avrebbero il coraggio di dire in pubblico.
Dr. Walter La Gatta
Saluto del Centro Italiano di Sessuologia
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Intervista sull'ipnosi
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