Buona e cattiva notizia: quale dare per prima?

Buona e cattiva notizia: quale dare per prima?


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Quando avete da dare una notizia buona e una cattiva con quale cominciate? Dilemma… Sicuramente sceglierete la più adatta in quel momento, per quella persona. Difficile del resto anche solo immaginare che vi siano delle precise regole comunicative riguardo alla priorità della qualità della notizia. Eppure, in California, due psicologhe,  Angela Legg e Kate Sweeny se ne sono occupate in una loro ricerca, pubblicata su Personality and Social Psychology Bulletin.

Questa la loro conclusione: le persone che ascoltano preferiscono ricevere le buone notizie dopo le cattive, perché questo minimizza l’impatto negativo, o permette semplicemente di finire il discorso con una nota positiva. In realtà, i latori di notizie buone e cattive preferiscono invece cominciare con le buone, allo scopo di ritardare egoisticamente il momento ansiogeno della comunicazione delle cattive notizie.

A23/2

Molti dei 121 partecipanti allo studio hanno evidentemente beneficiato del ricevere prima le cattive notizie: questo infatti li ha resi di migliore umore e meno preoccupati. La scelta di dire prima la cattiva notizia tuttavia non è risultata valida se la cattiva notizia comporta il produrre un’azione o il dover cambiare un comportamento dell’ascoltatore.

In altre parole, la buona notizia detta alla fine toglie alle persone la motivazione a fare quello che devono fare a seguito della cattiva notizia, in quanto la buona notizia ricevuta per ultima diventa una sorta di consolazione e rallenta le reazioni.

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Nel complesso, le autrici suggeriscono anzitutto di migliorare il proprio stile di comunicazione, a cominciare dal prendere in considerazione la prospettiva del destinatario: cercare di condividere empaticamente le sue emozioni, senza concentrarsi eccessivamente sui propri stati d’animo. Se la persona si deve attivare in seguito alla cattiva notizia, è sempre meglio darla per ultima, anche se ci si può sentire in difficoltà nel gioire con l’ascoltatore della buona notizia, ben sapendo che a breve l’atmosfera cambierà rapidamente.

Queste riflessioni potrebbero essere utili per un medico, ad esempio, relativamente alla diagnosi da fornire ad un paziente, ma anche ad un genitore che voglia motivare i propri figli all’azione, a seguito di una cattiva notizia.

Dr. Walter La Gatta

Dr. Walter La GattaCOSTO DELLA TERAPIA
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Fonte:
Good News Or Bad News First? Depends On The Reaction You Want, Medical Daily

Walter La Gatta
psicologo psicoterapeuta sessuologo
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