I bambini e il loro primo smartphone

I bambini e il loro primo smartphone
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Quale è l’età media in cui i bambini cominciano a usare uno smartphone?
Secondo uno studio di Common Sense Media, il 53% dei bambini ha il proprio smartphone all’età di 11 anni (Stati Uniti, 2019). Lo stesso studio ha scoperto che all’età di 12 anni, più di un terzo dei bambini possiede il proprio smartphone.
In Italia, secondo una ricerca dello Swg per Italian Tech, il 75% dei bambini tra i sei e i nove anni usa già uno smartphone, percentuale che sale al 96% nella fascia d’età compresa tra i 10 e i 13 anni. Un terzo di loro lo fa in totale autonomia, lontano dallo sguardo dei genitori, che usano il parental control nel 36% dei casi.
A che età i ragazzi ricevono uno smartphone personale in Italia?
Secondo lo studio Benessere digitale dell’Università Milano Bicocca (2020), la maggioranza degli studenti intervistati ha ricevuto il primo smartphone personale a 11 anni (28,7%) o a 12 (29,2%). Prima di questa età i soggetti interessati sono il 21% e l’età arriva anche a 9 anni o meno. Gli studenti che hanno ottenuto lo strumento tardivamente, ovvero a 13 anni o più, rappresentano complessivamente il 20,6 % del campione.
L’uso dello smartphone quanto è apprezzato?
L’uso dello smartphone è molto apprezzato, sia dagli adulti, sia dalle più giovani generazioni: si tratta di uno strumento assolutamente centrale nelle nostre vite, che permette di informarsi, fare acquisti, lavorare, imparare e molto altro. Gli adulti tuttavia ne vedono anche la pericolosità, mentre i ragazzi considerano in gran parte le reazioni dei genitori rispetto al cellulare come eccessive, dal momento che si tratta di un fenomeno che gli adulti, a loro parere, non riescono a capire a pieno.
La pandemia ha cambiato le abitudini delle persone anche rispetto all’uso del cellulare?
Si. la pandemia ha costretto tutti a limitare uscite e contatti e questo ha ampliato l’uso degli strumenti tecnologici, dallo smartphone alla tv, dal tablet al computer, in particolare fra i più giovani.
Quali sono i pro e contro per il regalo del telefono ad un bambino?
Da un lato, è sicuramente rischioso lasciare che i bambini abbiano il proprio telefono, ma d’altra parte i controlli da parte dei genitori possono avvenire solo grazie ai cellulari, alle applicazioni e ai siti Web. Per questo i genitori preferiscono regalare abbastanza presto uno smartphone ai propri figli, per tenersi in contatto quando sono lontani. Il “contro” sta nel fatto che i bambini potrebbero iniziare a capire come funziona un cellulare molto meglio e molto prima di quello che immaginano i genitori e quindi iniziare a visitare siti che non sono adatti alla propria età.
Cosa cambia nella formazione di un bambino che possiede un cellulare?
Gli smartphone in giovane età negano ai bambini l’opportunità di apprendere molte conoscenze e abilità sociali direttamente ed esclusivamente dalle interazioni faccia a faccia con altri esseri umani. Si teme che questo possa rendere più difficile per loro sviluppare l’empatia, leggere le espressioni facciali e il linguaggio del corpo delle persone.
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Come dovrebbero comportarsi i genitori?
I genitori dovrebbero nelle prime età del bambino optare per telefoni con funzionalità limitate e senza accesso al Web, o con funzionalità limitate, grazie al controllo parentale.
Nel periodo della scuola media molti ragazzi potrebbero desiderare di avere un proprio cellulare, ma non tutti gli adolescenti sono uguali e la propria età non sempre riflette la maturità e il livello di responsabilità.
Pertanto, mentre la maggior parte degli adolescenti è pronta per l’uso supervisionato dello smartphone, alcuni potrebbero essere ancora in ritardo in termini di livello di maturità. Per valutare la prontezza dei propri figli basta chiedersi :
- Desidera uno smartphone per motivi di sicurezza, o prettamente sociali?
- Accetta l’idea che vi siano dei limiti alle app scaricate e al tempo in cui può utilizzarlo?
- Ha la maturità necessaria per utilizzare le funzioni di foto, video e testo in modo responsabile?
La cosa migliore è, in ogni caso, aspettare che i ragazzi siano abbastanza grandi prima di consegnare loro uno smartphone. Basti pensare, per convincersene a pieno, che Steve Jobs, il co-fondatore di Apple, ha impedito ai suoi figli di utilizzare l’iPad quando è stato rilasciato perché erano ancora troppo giovani. Bill Gates non ha permesso ai suoi figli di possedere uno smartphone fino a quando non hanno raggiunto l’età di 14 anni.
Perché occorre che i bambini sappiano usare un cellulare, pur con tutte le limitazioni del caso?
Perché oggi i bambini devono essere esperti di tecnologia per avere successo a scuola e nei lavori futuri. Dare loro uno smartphone in tenera età li aiuta a interagire con la tecnologia e questo dà loro le competenze di cui hanno bisogno per poter socializzare adeguatamente con i compagni.
Come favorire un uso responsabile?
Prima di tutto, creare un “contratto”, con diritti e doveri. Il contratto dovrebbe indicare chiaramente quando e come usare lo smartphone, quando è vietato, quali sono i tempi, quali i limiti di spesa.
I genitori devono essere naturalmente i primi a dare il buon esempio al bambino e a rispettare queste regole.
Impostare i controlli parentali, per sapere quali sono le app utilizzate e, quando necessario, i servizi di geolocalizzazione.
Spiegare ai figli quanto possa essere pericoloso condividere dati personali online o accettare richieste di amicizia sui social media da parte di persone che non si conoscono, o condividere immagini di sé che potrebbero essere usate per altri scopi da soggetti malintenzionati.
Quali sono i genitori che cedono più facilmente nel regalare il primo cellulare?
Molte ricerche, anche italiane, hanno messo in luce come nelle famiglie con meno risorse socio-culturali vi sia una maggiore tendenza all’acquisto di tecnologie costose per se stessi e per i figli, come cellulari di ultima generazione, consolle per videogiochi e abbonamenti alle TV a pagamento.
Dr. Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti Tel. 347 0375949
Dr. Walter La Gatta Tel. 348 3314908
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Foto di Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com/it-it/foto/ragazza-calma-piccola-dello-zenzero-che-si-siede-sul-tavolo-e-utilizza-lo-smartphone-nel-soggiorno-luminoso-3755620/
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Psicoterapeuta Sessuologa
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● Co-fondatrice del sito Clinica della Timidezza e dell’attività ad essa collegata, sul trattamento dell’ansia, della timidezza e delle fobie sociali.
Per appuntamenti e collaborazioni: 347 – 0375949 anche via whatsapp
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